Molte persone nate negli anni settanta e ottanta, e vissuti nell’epoca d’oro del NES al giorno d’oggi, rimpiangono i vecchi platform creati dalla Grande N, o anche semplicemente approdati sulle sue console. Saghe come Mega Man, Wonder Boy e Super Mario hanno fatto felici tantissimi bambini di quei tempi, i quali, purtroppo, non hanno potuto più riprovare le emozioni scaturite da quei giochi dall’alto livello di sfida, in grado di dare grandi soddisfazioni. Se siete tra questi o, semplicemente, avete come passione il retrogaming, esiste un prodotto che accontenta entrambe le categorie, e risponde al nome di Venture Kid. Si tratta di un platform sviluppato da FDG Entertainment che è riuscito a riprodurre alla perfezione una moltitudine di aspetti riconducibili ai titoli sopraccitati, mantenendo comunque una propria identità, ma andiamo con ordine.

Una volta avviato il gioco, partirà immediatamente un’intro disegnata in stile 8 bit, che presenta il protagonista della storia, Andy, intento a cercare delle sfere colorate insieme alla sorella. Ad un tratto il pacifico mondo nel quale si trovano viene attaccato da una base spaziale volante, costruita dal malvagio dottor Teklov. Durante l’attacco la ragazza viene ferita gravemente, e sarà compito del nostro eroe sconfiggere l’incombente minaccia e salvare la terra. Quindi, armati di una speciale pistola ricevuta dal nostro meccanico di fiducia, l’avventura ha inizio. Dopo l’introduzione sarà possibile cominciare una nuova partita e scegliere tra tre diverse difficoltà: facile, normale e difficile. Il nostro eroe sarà, quindi, catapultato nel primo di nove livelli, che saranno via via sempre più ostici col progredire all’interno del gioco, ognuno con un level design completamente diverso, sia a livelli di meccaniche che di estetica. Proseguendo sulla nostra strada, incontreremo molti nemici, più o meno difficili, che occorrerà colpire con il blaster in dotazione, i cui colpi ricordano molto quelli del braccio-cannone di Megaman, sia come aspetto che gittata. Giunti al termine del livello, nel quale si possono raccogliere delle monete da investire in seguito, si arriverà al cospetto di uno dei nove boss, il cui aspetto e moveset ricordano quelli dei platform di un tempo, come di tanti altri giochi per NES. In seguito alla sconfitta di un boss, Andy tornerà dal meccanico conosciuto a inizio game, il quale gli donerà tra i più disparati potenziamenti che lo aiuteranno nei prossimi mondi, come il boomerang, che colpisce i nemici senza bisogno di pensare alla precisione del tiro, o delle scarpe per eseguire un doppio salto. Questi strumenti speciali saranno utilizzabili in ogni momento in seguito all’ottenimento. Basterà la pressione di un tasto e scegliere l’oggetto giusto in base all’occasione.

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Venture Kid è un prodotto che accontenta sia gli appassionati di retrogaming che coloro in cerca di sfide appassionanti, conciliando diversi stili in voga ai tempi del NES.

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Una volta completato il primo livello sarà possibile accedere alla mappa del mondo di gioco, dalla quale selezionare i livelli man mano che li si sblocca, oppure, grazie alle monete raccolte, acquistare nel negozio oggetti speciali per proseguire le nostre avventure con maggiore facilità, come le vite aggiuntive. Un aspetto notevole di questo titolo indipendente è l’enorme senso di progressione che lo accompagna, poiché più si procede e più i livelli diventano complessi, sia dal punto di vista della difficoltà che nel level design. Allo stesso tempo si avrà a disposizione un numero sempre maggiore di power up da usare sapientemente, in modo da superare ogni situazione al meglio. Quindi, dopo aver completato tutti gli 8 livelli principali, si arriverà alla stazione orbitale del dr. Taklov, la quale sarà, a sua volta, suddivisa in due livelli e presieduta da due boss differenti. Alla fine della seconda sezione della fortezza volante, si andrà quindi incontro al crudele scienziato, che andrà sconfitto diverse volte prima di dichiararsi battuto, ponendo fine alla storia. Terminato ogni livello, sarà possibile esplorare nuovamente tutti i mondi visitati, in modo da recuperare eventuali tesori nascosti che non si erano trovati nella prima run.

Menzione d’onore, infine, va fatta al lato artistico del prodotto, che risulta essere curatissimo sotto ogni punto di vista, rievocando alla perfezione quelle che erano le atmosfere dei vecchi platform a 8 bit, sia sotto l’aspetto grafico, grazie all’utilizzo di sprite in pixel art dallo stile retrò, che per le musiche, sempre e rigorosamente in 8 bit. Il gioco non presenta cali di frame o bug di sorta e si è rivelato un’esperienza fluida, oltre che immersiva e dinamica. L’intero gioco ha una durata che può variare dalle 1-2 ore, completando solo la storia principale, alle circa 5 ore se si considerano le svariate morti, game over e ricerche dei tesori rimanenti. Oltre a questo, come detto in precedenza, sarà possibile estendere ancora di più l’esperienza di gioco completando l’avventura a tutte le difficoltà presenti.

In conclusione Venture Kid è un titolo che ogni veterano di platform, o novizio, dovrebbe provare almeno una volta nella vita, sia per l’ammirevole cura nei particolari impiegata dallo studio di sviluppo, che per giocare ad un titolo dall’alto livello di sfida e soddisfazione, simbolo di una gloriosa epoca d’oro del videogioco, dove vengono premiate non solo bravura e determinazione, ma anche prontezza d’azione e riflessi d’acciaio. Tutti elementi che un tempo ci sembravano scontati, quasi automatici, e che col tempo, purtroppo, si sono andati a perdere, ma che si spera possano riaffiorare, anche in parte, grazie a questa opera.