Cos’รจ realmente, nel mondo dei videogiochi, la capacitร di rinnovamento? Adattarsi meramente ai nuovi standard richiesti dall’utenza e imposti dall’evoluzione tecnologica, oppure possedere il coraggio di sapersi mettere in discussione, comprendere i propri deficit e le proprie mancanze e ricostruirsi da zero per debellarle definitivamente, aprendosi al cambiamento anche a costo di ricevere spietate critiche o assalti dalle inferocite fan base? Con tutta probabilitร entrambe, ma l’unica differenza in grado di indirizzare il percorso creativo verso un sentiero piuttosto che un altro non puรฒ non essere che la passione, l’amore viscerale per questo settore in ogni sua sfaccettatura, la caparbietร di credere fermamente nelle proprie capacitร al netto di complicazioni e impedimenti, vicoli ciechi e difficoltร improvvise. Ecco, queste poche righe potrebbero sintetizzare il monumentale e maniacale lavoro svolto da Cory Barlog, e tutto il team di sviluppo, sul nuovissimo God of War, in quanto Santa Monica e Sony, nonostante le titubanze e i tentennamenti che ormai caratterizzano la quasi totalitร dei publisher nella volontร di investire in progetti rischiosi e dall’esito incerto, hanno avuto l’audacia di osare, di alzare l’asticella, di demolire totalmente uno dei brand piรน celebri degli ultimi quindici anni e di ridisegnarlo da zero, rivoluzionandolo sรฌ completamente, ma lasciando graniticamente intatta l’essenza del franchise. Insomma, questo รจ il ritorno del Fantasma di Sparta, dell’uomo divenuto un Dio, dell’umano che ha saputo distruggere vizi e capricci di una stirpe di Dei: semplicemente il ritorno di Kratos.
L’intelaiatura narrativa del nuovo God of War affonda le proprie radici su una premessa tanto semplice quanto efficace: per ragioni ignote, la nuova compagna dello spartano e mamma di Atreus, figlio di Kratos, รจ venuta a mancare, lasciando come ultimo desiderio la volontร di spargere le proprie ceneri sul monte piรน alto dei nove regni, dove avrebbe trovato il riposo eterno. Questo รจ l’incipit del tortuoso, angusto e arduo viaggio dell’inedito duo, un percorso che non serba esclusivamente l’intenzione di permettere ad Atreus di crescere, maturare e ragionare come un vero combattente, ma che cela, anche e soprattutto nelle recondite velleitร del guerriero greco, una piccola speranza di rimediare agli orrori commessi in passato, di sfruttare la miracolosa seconda opportunitร di essere padre per trasmettere realmente il suo sapere e il proprio amore, tragicamente spazzato via anni or sono a causa della scellerata devozione all’arte della guerra. Vi assicuriamo che, in un primo momento, tutto ciรฒ risulterร particolarmente disorientante, in quanto la rabbia, la furia, l’avventatezza e la sete di sangue, che da sempre caratterizzavano l’essenza del nostro eroe dalla cute pallida, lasceranno ampio spazio ad autocontrollo, disciplina, saggezza e maturitร , mostrando finalmente una crescita marcata del protagonista, troppo spesso, in passato, relegato al solo ruolo di annientatore, e mai, invece, accostato a qualcosa di piรน profondo e interiore.
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Il rapporto tra Kratos e Atreus apparirร egregiamente caratterizzato, eccezionalmente scritto e magistralmente interpretato, colpendo lapalissianamente per la naturalezza con la quale cresce e si intensifica.
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Chiaramente, ciรฒ non significherร che il protagonista barbuto disdegnerร la violenza e perseguirร scopi puritani, ma semplicemente testimonierร che lo scorrere del tempo, le ferite del passato e la paternitร hanno tramutato Kratos in un uomo giudizioso, il quale ha come unico scopo quello di non calcare nuovamente sentieri oscuri e tenebrosi. La rinnovata personalitร del protagonista, perรฒ, sarร perfettamente bilanciata dall’estro pimpante e impulsivo di Atreus, che, anche a causa della volontร di mettersi in mostra agli occhi del padre, cercando a tutti i costi il suo consenso, compirร spesso ingenuitร e sciocchezze, tutte lestamente disinnescate dallo spartano, sempre pronto, anche se goffamente e con degli evidenti blocchi emotivi, ad aiutare il figlio, impartendogli in ogni momento una nuova lezione. Insomma, il rapporto dei due apparirร egregiamente caratterizzato, eccezionalmente scritto e magistralmente interpretato, colpendo lapalissianamente per la naturalezza con la quale cresce e si intensifica, rafforza e cementifica. L’aspetto interessante poi sarร il fatto che, sicuramente, la relazione dei due rappresenterร l’elemento cardine e ricorrente di tutta l’avventura, ma spesso passerร in secondo piano per lasciare spazio alle vicende narrate e ai personaggi secondari incontrati, non numerosi ma tutti splendidamente tratteggiati, in grado di rimanere vividi nella mente del giocatore anche dopo qualche piccola battuta.
Sarร una storia tutta da vivere, ricca di colpi di scena e momenti memorabili, capace di intrappolare il giocatore in un vortice di emozioni raramente provate prima. Non desidererete altro che proseguire e scoprire l’identitร di alcuni character, svelare gli oscuri misteri che caratterizzano l’intreccio narrativo e, perchรฉ no, carpire qualche dettaglio del grande salto temporale compiuto dal terzo capitolo ad oggi. In questo contesto, poi, รจ impossibile non citare il magistrale lavoro registico compiuto nello sviluppo di God of War: difatti, tutta l’avventura sarร contraddistinta dall’assenza di tagli e interruzioni, e la telecamera seguirร il protagonista e l’azione pedissequamente, innestando nelle scene, soprattutto quelle piรน concitate, un alone di epicitร e magniloquenza raramente presente prima in altri esponenti del nostro amato medium. Ciรฒ esploderร completamente durante le boss fight, le quali risulteranno un tripudio all’esaltazione, l’apoteosi della memorabilitร , una deflagrazione di violenza e spettacolaritร ; peccato soltanto cheย i veri scontri titanici si possano contare sulle dita di una mano, mentre, al contrario, numerose saranno le battaglie secondarie, sempre divertenti ed eccitanti. Il tutto, poi, sarร arricchito da missioni accessorie, chiamate โfavoriโ, che riusciranno a sorprendervi e impreziosire i contenuti proposti in maniera impeccabile, permettendovi, ad esempio, di esplorare zone completamente opzionali, oppure aiutare qualche spirito dilaniato dalle gesta malsane degli dei nordici a librarsi definitivamente in cielo. Senza dubbi un’esperienza viva e completa, che saprร catturarvi per tutta la sua durata, la quale si attesterร a circa 20 ore nel caso in cui si vada spediti verso gli obiettivi principali, ma che saprร sbalordire oltre le 40 in caso ci si dedichi anche agli incarichi secondari, al reperimento di oggetti unici e ai regni opzionali dedicati all’endgame.
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In God of War non sarร presente la dispersione tipica dei mondi aperti: in ogni singolo istante saprete sempre quale sarร la strada da percorrere, dove dirigervi per proseguire nella storia; semplicemente, ci troveremo in alcuni momenti a poter esplorare zone enormemente piรน vaste.
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Probabilmente, al suono delle parole โmissioni secondarieโ sarete sobbalzati dalla poltrona: possibile che in un God of War vi siano degli incarichi collaterali? Non รจ sempre veritiera l’equazione obiettivi supplementari uguale Open World? Nella maggior parte dei casi la risposta sarebbe sรฌ, ma nel nuovo pargolo di Santa Monica ciรฒ non avviene in nessun modo, in quanto non sarร presente la dispersione tipica dei mondi aperti: in ogni singolo istante saprete sempre quale sarร la strada da percorrere, dove dirigervi per proseguire nella storia; semplicemente, ci troveremo in alcuni momenti a poter esplorare zone enormemente piรน vaste, avendo piena libertร nello scegliere quale porzione di terreno visitare prima. Se nei precedenti capitoli la direzione in cui riversare la vostra attenzioneย era soltanto una, senza possibilitร di effettuare digressioni di alcun tipo, nel nuovo God of War ciรฒ sarร fattibile con estrema naturalezza e disinvoltura, tanto che vi sorgerร il lecito dubbio nel pensare a come era possibile il contrario. Il passaggio poi da ambienti maggiormente ristretti ad ampi avverrร con una tale spontaneitร che non riuscirete a non rimanere ammaliati da un ecosistema cosรฌ ben strutturato.
Anche nelle zone piรน limitate, comunque, l’esplorazione rappresenterร , insieme ai combattimenti, il vero fulcro della produzione, in quanto qualsiasi strada che ci si parrร di fronte e ogni singola via che percorreremo avrร un sentiero nascosto nel quale potremo scovare dei forzieri unici. Rispetto ai capostipiti, qui ci troviamo dinanzi a un tripudio dell’ispezione certosina di ogni anfratto presente nel gioco, che vi spingerร a scovare tutti i recessi piรน reconditi inseriti dalla software house americana. Il tutto, poi, sarร straordinariamente arricchito tanto da un level design semplicemente monumentale quanto dalla presenza di enigmi ambientali egregiamente implementati durante la progressione di zona in zona. Il primo garantirร un’interconnessione pazzesca delle mappe, specificatamente pensato anche per un ritorno successivo in cerca di collezionabili persi o per sbloccare aree in un primo momento ostruite; i secondi, invece, garantiranno una certa vivacitร nell’avanzamento, risultando divertenti, semplici e mai frustranti, inseriti con l’obiettivo di spingere il player al ragionamento, senza quindi condurlo semplicemente dal punto a al punto b. Certo, rispetto a quelli presenti soprattutto nei primi capitoli, appariranno molto elementari e ampiamente intuibili, ma, a nostro modo di vedere, รจ differente l’intenzione dei developer, in quanto nel nuovo God of War risulteranno piรน accessori e ornamentali, esclusivamente posti come strumento per migliorare l’esplorazione.
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Abbandonate l’atavica idea di telecamera fissa, schivate abbozzate e button mashing pronunciato: il nuovo God of War apparirร esattamente l’opposto di come lo ricordavamo, caratterizzato da una visuale in terza persona, alta strategia nei combattimenti e una profonditร nelle meccaniche realmente stupefacente.
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L’aspetto, perรฒ, maggiormente stravolto e ridisegnato da zero non puรฒ che essere il combat system:ย abbandonate l’atavica idea di telecamera fissa, schivate abbozzate e button mashing pronunciato, il nuovo God of War apparirร esattamente l’opposto di come lo ricordavamo, caratterizzato da una visuale in terza persona, alta strategia nei combattimenti e una profonditร nelle meccaniche realmente stupefacente. Per approcciarvi nel modo corretto all’inedito pargolo di Santa Monica dovrete spogliarvi di tutte le conoscenze pregresse, in quanto risulterร davvero un salto nel vuoto, con perรฒ un retrogusto familiare. Innanzitutto, lo spostamento della telecamera alle spalle del protagonista, unita ad una vicinanza della stessa notevole, renderร la visuale apparentemente piรน complessa da gestire, ma giร dopo un paio di scontri inizierete ad abituarvi alle differenze. Dato l’angolo visivo piuttosto ridotto, i developer hanno giustamente pensato di sopperire alla carenza percettiva inserendo un indicatore alle spalle di Kratos, il quale si illuminerร di rosso in caso di attacco nemico.
Anche le combo, eseguite sfruttando il Leviatano, splendida ascia posseduta dal protagonista, sono diminuite notevolmente in favore di una strategia nettamente piรน pronunciata: ora lanciarsi in preda alla furia contro il nemico schiacciando pulsanti a caso risulterร un vero suicidio, mentre sarร premiato lo studio dell’avversario, contemplando le sue debolezze, e l’attacco preciso. Infatti, avremo la facoltร sia di scagliare l’ascia colpendo le creature in punti tattici, come volto e gambe, per destabilizzarli o farli cadere, che caricare il colpo scaraventando la stessa con lo scopo di congelarli per poi agire a mani nude. Tutto questo avverrร con estrema dinamicitร e scioltezza, rendendo gli scontri sempre appaganti e divertenti. Oltre a ciรฒ, gli avversari saranno contraddistinti da due particolari indicatori: il primo simboleggerร la vitalitร a disposizione del mostro, il secondo, invece, lo stordimento, il quale, una volta completamente carico, grazie alle frecce di Atreus o agli attacchi corpo a corpo di Kratos, vi permetterร di attivare una spettacolare finisher in grado di terminare velocemente la battaglia. Ciรฒ incentiverร notevolmente la varietร nei duelli, oltre che giustificare pienamente la presenza del ragazzo: difatti, egli, sfruttando vari tipi di frecce ottenibili durante il prosieguo dell’avventura, si rivelerร un aiutante prezioso e utilissimo, immobilizzando i nemici, ferendoli gravemente e rianimandovi in caso di morte.
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Ad impreziosire l’encomiabile lavoro svolto da Santa Monica troviamo un sistema di personalizzazione e potenziamento del personaggio assolutamente convincente e soddisfacente, il quale simboleggerร , di fatto, un unicum per la saga.
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A suggellare la bontร del rinnovato sistema di combattimento non potevano mancare sia un prezioso scudo, perfetto per parare potenti colpi inferti dagli avversari, eseguire parry con il giusto tempismo ed arricchire un roster di attacchi giร piuttosto variegato, che la celeberrima modalitร Rabbia, la quale decuplicherร la furia, la potenza e la distruzione di Kratos. Ad impreziosire quanto scritto poc’anzi troviamo un sistema di personalizzazione e potenziamento del personaggio assolutamente convincente e soddisfacente, il quale simboleggerร , di fatto, un unicum per la saga. Mai prima d’ora i player hanno avuto l’opportunitร non soltanto di incrementare il potenziale bellico del protagonista, ma anche di modificare l’armamentario e craftare oggetti. Prima di tutto, completando le missioni della trama principale, portando a termine i favori o soddisfacendo particolari sfide, guadagneremo punti esperienza, i quali potranno essere investiti in uno speciale skill tree diviso in base all’arma (scudo, mani nude o Leviatano) e al personaggio, avendo la possibilitร di accrescere l’efficacia anche di Atreus. Tutte le abilitร che acquisteremo andranno ad arricchire e incrementare il sistema di combattimento, sbloccando mosse inedite uniche e amplificando la varietร d’uso dello strumento di morte. Esplorando, ottenendo risorse e materiali, invece, avremo l’opportunitร presso dei fabbri di creare l’equipaggiamento da zero, potendo costruire componenti legati al busto, braccia e fianchi del protagonista.
L’elemento interessante risulterร essere, anche qui, l’aspetto strategico della scelta del vestiario, in quanto ogni set possederร delle caratteristiche uniche che agiranno su sei parametri fondamentali: forza, runico, difesa, vitalitร , fortuna e ricarica, essenziali per costruirvi una build adatta alle vostre esigenze. Attenzione: non vi รจ in alcun modo la complessitร tipica dei Soulsย nella realizzazione del vostro alter-ego, semplicemente avrete la facoltร di decidere se indirizzare i vostri sforzi verso la sola potenza e vitalitร , oppure sfruttare maggiormente il potenziale delle rune a discapito della difesa. A proposito di rune: durante l’avventura troverete delle speciali pietre che potrete incastonare sulla vostra ascia, le quali vi garantiranno l’utilizzo in battaglia di due tipi di attacchi runici differenti, leggero e pesante. La libertร di scelta, anche in questo contesto, sarร veramente sconfinata, avendo la facoltร di decidere tra colpi dal grande potere offensivo, ad area, gelanti o stordenti, i quali saranno completamente slegati dal moveset della vostra ascia e dalle combo eseguibili, potendo essere attivati in qualsiasi momento come mosse supplementari devastanti. Insomma, la profonditร della personalizzazione del sistema di combattimento risulterร semplicemente monumentale, demarcando ancor di piรน il distacco nei confronti dei predecessori.
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Il nuovo God of War non apparirร soltanto piรน complesso, ma anche stratificato, garantendovi la possibilitร di agire nel profondo e rendendovi finalmente protagonisti assoluti nella costruzione del character.
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Una volta aver creato l’equipaggiamento, sempre investendo materiali, potremo sbloccare degli slot speciali in cui inserire incantesimi in grado di incrementare notevolmente sia le nostre statistiche, come la difesa al veleno o al fuoco, che offrendoci anche bonus molto interessanti legati all’invulnerabilitร momentanea, al ripristino salute in caso di parate ottimamente eseguite o all’incremento del danno. Oltre a ciรฒ, potremo anche usufruire degli incentivi legati ai talismani, speciali oggetti capaci di fornire al protagonista ulteriori abilitร uniche, come il blocco del tempo a seguito di una schivata compiuta con il giusto timing o l’aumento dello stordimento degli avversari. Se non si fosse notato, insomma, rispetto a ciรฒ che eravamo abituati a giocare, il nuovo God of War non apparirร soltanto piรน complesso, ma anche stratificato, garantendovi la possibilitร di agire nel profondo e rendendovi finalmente protagonisti assoluti nella costruzione del character. ร veramente incredibile tutto ciรฒ, soprattutto in questo momento storico: รจ impossibile non notare gli sforzi produttivi e i rischi intrapresi nell’ammodernamento di un’IP cosรฌ importante e radicata nella memoria dei videogiocatori, a testimonianza del fatto che se alla base vi sono idee geniali e un team talentuoso tutto รจ possibile.
L’ultimo gigantesco elemento di stacco del nuovo God of War rispetto i suoi predecessori รจ ovviamente l’ambientazione: non piรน le splendide e celeberrime location appartenenti alla mitologia greca, bensรฌ uno stravolgimento totale del setting in favore del macrocosmo norreno, riproposto in tutto il suo magnificente, regale splendore. Viaggeremo visitando molteplici ambientazioni dei nove regni, partendo da Midgard, passando per la terra dei giganti e la patria degli elfi oscuri; usufruiremo dei servigi di un’incantevole e ammaliante riproposizione del Bifrวซst, che saprร condurci, attraverso un portale magico, di reame in reame; incontreremo creature mistiche e leggendarie, sventeremo la minaccia di esseri ripugnanti e devastanti, subiremo sortilegi e malocchi dalle redivive piรน sadiche e porremo fine all’esistenza di antichi esseri composti di macerie e pietre. Il lavoro svolto dal team di sviluppo nella rivisitazione e ricreazione dell’ecosistema nordico รจ tanto incredibile quanto stupefacente, adatto anche a coloro che ignorano completamente le vicende mitologiche; questo grazie alla presenza di speciali indicatori in grado di approfondire, attraverso delle note, gli accadimenti storici dell’epoca.
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Impossibile non elogiare a gran voce il comparto tecnico, riassumibile con una semplice parola: leggendario.
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Per quel che concerne la componente artistica, sinceramente, ci troviamo di fronte ad uno dei titoli piรน sbalorditivi degli ultimi anni, capace di togliere il fiato e lasciare a bocca aperta in numerose occasioni durante l’avventura. ร chiaro che lo studio svolto da Santa Monica รจ stato maniacale e ossessivo, in quanto la magnificenza architettonica delle costruzioni presenti e le scelte artistiche intraprese per la definizione di paesaggi e location รจ semplicemente sbalorditiva: partendo dai colori, vividi e accesi, passando agli scorci, suggestivi e seducenti, e culminando con la sontuositร visiva dei paesaggi e dei panorami. Impossibile non dedicare lo stesso intenso e sentito plauso per il comparto tecnico, riassumibile con una semplice parola: leggendario. Dimenticate tutto ciรฒ a cui avete giocato in passato, a parte alcuni rarissimi casi sempre accomunabili alle esclusive Sony: il nuovo God of War รจ contraddistinto da una qualitร grafica talmente tanto impressionante ed eccezionale da far impallidire, come la pelle dello spartano, il novantanove percento delle produzioni attualmente presenti sul mercato. Il gioco, difatti, se testato su PS4 Pro in modalitร performarce (quindi in 4k upscalato a 30 fps) risulterร una gemma visiva di rara bellezza e splendore, capace di incantare dal primo all’ultimo secondo. Le animazioni, i movimenti e la nitidezza dell’immagine lasceranno l’utente senza fiato, colpendolo nel profondo e disarmandolo dinanzi a cotanta bellezza. Nota di merito per il sonoro, contraddistinto da una soundtrack monumentale, e il doppiaggio italiano, entrambi di ottima fattura e nettamente sopra la media; certo, le voci americane, soprattutto quella di Kratos, lasceranno di stucco per interpretazione e profonditร , risultando in parte superiori alla controparte nostrana.
God of War, in poche parole, รจ tutto quello che ogni fan avrebbe sempre sperato di giocare ma mai immaginato di poter vedere realmente concretizzato: un prodotto unico, magnetico, seducente e affascinante, capace di perfezionare e migliorare a dismisura tutti i difetti e le mancanze che da sempre caratterizzavano il brand. Ora la narrativa non presenterร esclusivamente la tematica, abbastanza banale, della vendetta, ma riuscirร a toccare corde piรน profonde e intime; Kratos stesso รจ stato completamente rivoluzionato, apparendo paradossalmente per larghi tratti piรน umano che Dio, mostrando finalmente una maturazione che era obbligatoria per permettere al personaggio di compiere una crescita interiore e risultare anche piรน sfaccettato e complesso. Per non parlare del combat system, ampliato, stratificato e raffinato in ogni suo aspetto, in grado di risultare comunque brutale e soddisfacente nonostante un’evidente amplificazione di strategia e tatticismo. Insomma, se ancora non fosse chiaro, ci troviamo di fronte a uno dei titoli piรน belli degli ultimi anni, ad una delle esclusive piรน luminose e possenti possedute dal monolite nero del colosso nipponico: ad un prodotto divino che rende perfettamente giustizia all’essenza ultraterrena del protagonista.