Provato Detroit: Become Human, un assaggio della narrazione ramificata

Se c’รจ una cosa che ci ha insegnato David Cage รจ che non esistono scelte giuste o scelte sbagliate. La vita non รจ composta di bianco o nero, ma di possibilitร , una miriade di possibilitร . A partire da Fahrenheit ha cercato di instillare questo elemento e di farlo comprendere ai fruitori finali. Ciรฒ che crediamo sia giusto (o sbagliato) dipende dalle nostre esperienze pregresse, la nostra cultura, l’etica e i valori morali. Attraverso un medium, Cage ha scelto il videogioco probabilmente perchรฉ si presta meglio per ciรฒ che vuole creare, vengono messi in dubbio tutti questi valori e, non appena si tiene il pad in mano, si comincia a sudare freddo e rimanere in tensione continua. Stavolta non ci troviamo di fronte a poteri soprannaturali o a carta piegata, in quanto l’ambientazione รจ situata in un futuro non troppo lontano, ispirandosi a Blade Runner e Ghost in the Shell, in una Detroit nella quale gli androidi sono in vendita e al servizio dei cittadini. L’opera รจ totalmente differente dalle precedenti, tuttavia alcuni elementi caratteristici ricorrono: l’investigatore, i bambini (fondamentali nelle sue opere) e gli elementi thriller. La sceneggiatura รจ composta da 3000 pagine, e stavolta David Cage ha utilizzato degli sceneggiatori provenienti anche da media differenti dal videogioco, e si รจ occupato della sinossi e del game design per la maggiore. Ci ritroviamo in quella che sembra essere l’opera finale che accumula i lati positivi di tutte le sue opere, e (per adesso) elimina tutte le caratteristiche negative dei titoli precedenti, anche se rimane la preoccupazione per eventuali buchi di sceneggiatura, data l’imponenza del titolo.


Connor fa parte del Dipartimento di Polizia di Detroit.

Per smorzare l’attesa dell’uscita del titolo, prevista per il 25 maggio, Sony ha reso disponibile la demo di Detroit: Become Human su PlayStation 4. Dei tre personaggi giocabili, Kara, Marcus e Connor, controlliamo quest’ultimo, un androide analista che lavora per il dipartimento di polizia della cittร . Non appena preso il pad in mano veniamo catapultati in un ascensore, e Connor gioca con una moneta fra le mani: questo potrebbe trattarsi di un tic, ed รจ un elemento sopraffino che consente di rendere piรน umana una macchina. Il giocatore si affeziona ai propri alter ego e ciรฒ renderร  le scelte piรน meticolose, ma con una pressione addosso dovuta a un tempo che limita il tempo di risposta. Connor entra in un appartamento e, se attenti, notiamo un pesce per terra a cui possiamo salvare la vita (ritornerร  utile in futuro). Veniamo assaliti da una donna in lacrime che ci accusa di non essere reali. Non capiamo bene di cosa si tratti la situazione, spingendoci a proseguire nel gioco. Gli obiettivi appaiono in alto a sinistra nello schermo quando necessario o premendo il tasto R2, anche per avere un resoconto di quelli giร  eseguiti. La nostra missione รจ di indagare per tutta la casa e non appena ci avviciniamo agli elementi utili, appaiono i tasti necessari per visualizzare quel determinato oggetto o cadavere. Connor raccoglie gli indizi e cerca di ricostruire la scena, in modo da avere una visione perfetta dell’accaduto. Un’intelligenza artificiale tale da poter aiutare la polizia nelle indagini in maniera meticolosa รจ vantaggiosa, ma quali conseguenze negative si porta dietro? Scopriamo che un androide, difettoso o semplicemente in preda a emozioni che vanno al di fuori dalla sua programmazione, tiene in ostaggio una bambina e le punta una pistola contro. Dopo aver accumulato abbastanza indizi per la stanza e aver ottenuto una probabilitร  di successo intorno all’80%, ci rechiamo fuori e inizia la negoziazione con Daniel, l’androide ribelle. Non solo cosa diciamo farร  la differenza, ma anche il nostro movimento verso di loro che dovrร  essere abbastanza lento per non rischiare di far saltare in aria l’operazione.

Attraverso la vista speciale dell’androide indaghiamo nella scena.

A fine missione, appare un diagramma con le scelte che abbiamo compiuto e le rimanenti che non abbiamo intrapreso. Abbiamo rigiocato piรน volte il titolo e provato a compierle tutte, cosรฌ abbiamo salvato la bambina, Emma, e ucciso Daniel (ma come ci ricorda Connor: un androide non puรฒ morire); abbiamo eliminato l’androide ed Emma; abbiamo salvato la bambina e lanciato Connor e Daniel dal tetto. Nonostante ciรฒ, il gioco metteva a disposizione altri finali, dimostrando come Quantic Dream sia riuscita a cambiare le carte in tavola e presentare un nuovo modo di narrare differente dai capitoli precedenti, molto piรน intrigante e con scelte preponderanti. David Cage e il team di sceneggiatori, solo con la parte tutorial ,sono riusciti a creare per l’utente un’esperienza che lo tiene incollato allo schermo con una pressione e angoscia addosso, poichรฉ vengono mesi in dubbio i propri valori morali, e la vita di un innocente รจ nelle sue mani. Questo piccolo assaggio di un nuovo metodo di narrazione di Detroit: Become Human รจ semplicemente straordinario e realizzato in maniera maniacale. Il gioco completo, ormai entrato in fase gold, ci aspettiamo che riesca a mantenere lo stesso grado di tensione e spettacolaritร , ma soprattutto che continui a farci riflettere su fattori sociali e tecnologici, come il potere degli umani sull’intelligenza artificiale e la libertร  ed emozioni che loro possono provare. Prima o poi arriveremo a una fase in cui le nostre macchine si ribelleranno, forse รจ adesso il tempo migliore per porsi certe domande.

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