Recensione Intermundia Genesis, il romanzo che vi conduce all’interno di un videogioco fantasy

Intermundia Genesis è il romanzo d’esordio di Giorgio Catania, PR Manager di AESVI, uscito poche settimane fa e pubblicato indipendentemente. L’opera si rivolge principalmente ai player di MMORPG, ma anche a coloro che hanno passato la vita sui giochi da tavolo a tirare dadi. L’autore è riuscito nell’arduo compito di far comprendere il romanzo anche ai meno esperti del nostro settore, optando per un linguaggio accessibile a tutti, attraverso un glossario contemporaneamente fruibile sia da un pubblico neofita che navigato. La storia è ambientata all’interno di Intermundia: un videogioco in realtà virtuale (più o meno come Ready Player One), diviso nei tre regni Genesis, Exodus e Apocalypsis, nel quale ai giocatori vengono affidate missioni di vario genere. Il racconto si svolge per l’appunto nel primo mondo, Genesis, caratterizzato da un fantasy classico composto da orchi, draghi, elfi e guerrieri. I tre regni lasciano presagire che il romanzo darà il via, molto probabilmente, ad una trilogia o saga, la quale ci porterà in universi che l’autore renderà unici.

Il libro inizia con Mar, il nostro protagonista, che si ritrova nel bel mezzo di un combattimento: scopriamo subito le sue abilità e una piccola porzione della sua psicologia. È il classico eroe introverso che preferisce agire in autonomia e, sin dall’inizio, comprendiamo che compirà un percorso di crescita che lo farà maturare. In seguito al rilascio dell’aggiornamento 2.0 di Intermundia Genesis, emergerà una breccia nel sistema, e ovviamente spetterà al nostro Mar porvi rimedio, essendo uno dei pochi giocatori in grado di portare a termine questa missione, poiché già al massimo livello. Il Guardiano, uno degli amministratori, lo rende consapevole di ciò che sta accadendo e gli affida un’arma che si rivelerà utile in futuro (non possiamo aggiungere altro!). Controvoglia, sarà costretto a fare gruppo con altri player per riuscire nell’impresa, e così faremo la conoscenza di numerosi personaggi che faticherete a ricordare tutti, dato il numero semplicemente impressionante di character ideati.

I più interessanti sono sicuramente il Redivivo, un giocatore già bannato diverse volte da Intermundia, e Sophia, una felinea che sembra interessare al nostro Mar, anche se il loro rapporto non viene approfondito particolarmente. Sono entrambi personaggi che potenzialmente potrebbero risultare fascinosi, ma percependo la storia dal punto di vista di Mar appariranno solo da contorno. Gli eroi sono comunque ben caratterizzati, soprattutto sotto il profilo psicologico, anche se utilizzano dei dialoghi poco articolati. Il loro arco narrativo non mostra guizzi di autenticità, risultando talvolta stereotipato. La compagnia presenta la classica bella ragazza, Sophia, la quale mette a disagio Mar e il Redivivo: quest’ultimo risulterà spaccone e strafottente per tutta la durata del viaggio e farà di tutto per essere odiato dai lettori. Una volta giunti al termine del racconto, il quale lascia presagire l’arrivo di futuri sequel, troveremo, inoltre, l’Antefatto di lore (composto da quattro racconti) che permetterà di impreziosire la trama attraverso dettagli celati durante il racconto principale.

In Intermundia Genesis, in conclusione, viene creato un mondo fantasy gigantesco, solido e variegato, costituito da molti elementi interessanti, il quale tuttavia non viene sfruttato al massimo. Per garantire la prosecuzione del racconto anche in libri successivi, non viene descritta la società in cui Mar si ritrova a vivere né da chi è governata o come viene gestito questo universo immenso. Apprezzabile la scelta di aggiungere degli intermezzi di vita reale, i quali sono stati concepiti per permettere di comprendere ulteriori informazioni sulla vita del nostro protagonista al di fuori di Intermundia. Se da un lato il regno in cui è ambientato il romanzo non viene descritto in maniera approfondita, costringendo in alcuni casi il lettore a dover immaginare stanze, paesaggi e città, dall’altro spicca in maniera evidente la scrittura dei combattimenti, i quali appaiono incredibilmente dettagliati e presentano un ritmo ben bilanciato e divertente. I videogiocatori del genere MMORPG, con tutta probabilità, troveranno il racconto soddisfacente, appagante e avvincente, immedesimandosi nel protagonista, mentre per tutti gli altri la lettura potrebbe proseguire con qualche difficoltà, dovuta, magari, a gusti di tutt’altro tipo.

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