Resident Evil: Revelations 2 Episode 1 : la recensione di VMAG

Non ci girerรฒ attorno piรน del dovuto: giocare oggi un nuovo capitolo della saga partorita da Shinji Mikami nel lontano 1996 รจ come rincontrare una exย protagonista d’infiniteย nottate di passione e mille avventure per ritrovarla grassa, stupida e antipatica. Lo spiacevole “rincontro” per il sottoscritto รจ cominciato giร  con l’uscita del quinto capitolo,ย peggiorando vistosamente negli anni. Il fondo si raggiunge perรฒย con Resident Evil 6: a differenza della quinta incarnazione canonica della saga, che rimane pur sempre un buon titolo (seppure di un genere radicalmente opposto ai suoi illustri genitori), il ritorno di Leon Kennedy nella mattanza zombie delude sotto ogni auspicabile punto di vista. In tutto questo, perรฒ, la portatile avventura a tre dimensioni offerta dal buon Resident Evil: Revelations lasciรฒ filtrare una luce di speranza in queste angoscianti tenebre. Si, lo ammetto: io stesso al tempo parlai di “un primo passo verso la direzione del ritorno alle origini invocato dai fan”. Ebbene accasciatevi pure sulle sedie e sui divani del caso, perchรฉ qui troverete soltanto una lunga sfilza di passi indietro. Ahinoi.

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Ma partiamo con ordine. In Revelations 2 torna una dei personaggi piรน amati dai fan, la bella roscia Claire Redfield (sorella del povero Chris, eterno sfigato a cui ne sono successe tante da scivolareย in una evidente dipendenza di steroidi), in pensione dai tempi del sempre verde Code Veronica (ave, Dreamcast!) se escludiamo il discreto film d’animazione Resident Evil: Degeneration.ย Per chi vi scrive rappresentaย quasiย l’unico reale motivo di “hype” nei confronti del titolo, dato che sono uno tra quelli che ai tempi dei due dischi di Resident Evil 2 preferiva concludere sempre la storia con quello dell’attraente, ventenne centaura. ย L’inizio, purtroppo, smorza con fareย brutale anche la mia evidente inclinazione nei confronti dell’incantevole donna rosso fuoco. Claire e un’inedita , alternativa teen-ager protagonista (Moira Burton, figlia di quella rozza e barbuta vecchia guardia di Barry) sono infatti vittime di un blitz di alcune, ignote, generaliste teste di cuoio all’interno di un grattacielo a specchio di cristallo (ave, Bruce!). E dove si ritroveranno? Su di un’isola. Rinchiuse… in una struttura carceraria forse? Esatto. E si, ci saranno esperimenti genetici di ogni tipo tra una cella e l’altra, con mostri di varie dimensioni. Insomma, il citazionismo se ben strutturato รจ anche piacevole. Ma non quando interi minuti di storia e screenplay appaiono piรน come un reboot di Code Veronica che altro. E fatto male, per giunta.

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In termini di volgari numeri (giusto per rimanere sulla scia del buzz di The Order: 1886) leย campagne disponibili in questo primo episodio sono due (Barry e Claire), i personaggi di supporto ai protagonisti sono altrettanti (Moria da una parte eย Natalia, inquietante bambina isolana dotata di poteri dall’altra). Il tutto durerร  dalle 2 alle quattro ore di gioco. Come dite? Rigiocabilitร ? Si, ce n’รจ un barlume grazie agli immancabili collezionabili e soprattutto alle raid (no, non รจ Destiny ma piuttosto l’intramontabile modalitร  Orda di Gears of War). Il nostro Barry arriverร  come di consueto in ritardo alla festa (imitando Chris nel finale di Veronica… giร ), ma siamo pur sempre all’inizio della storia non pensate? Ecco, altro dilemma nel ritrovarmi di fronte a questa opera e a giudicarla sotto i vostri attenti occhi: il sistema episodico dell’ultimo esponente della miliare pietra di Capcom. Un sistema adottato da Telltale in origine e poi via via sempre piรน “sdoganato” nell’affollato mare del digital delivery (e anche con successo, basti pensare al ย recente ย Life Is Strange. Oops).ย Potremmo darci un tono da vecchietti con la puzza sotto al naso rievocando le scelte marketing dello “shareware” e le opere granitiche di Id Software, che hanno dato origine a tali sistemi di monetizzazione… ma faremo finta di non averlo fatto comunque. Il punto di tutto questo disquisire รจ semplice: ma siamo sicuri che ogni tipologia di gioco possa essere adottata da simili meccanismi? Soprattutto un action (perchรฉ รจ di questo che stiamo parlando) dalla longevitร ย piuttosto contenuta, a cui andremo a spezzare il ritmo ogni due ore? Forseย noi (come il buon Mossgarden sottolinea qui) voteremo per il no. E proprio per questo, in ogni caso, vi consigliamo caldamente di aspettare la versione su disco completa (che tra l’altro รจ imminente). Certo, potreste sempre dare un assaggio per prendere una decisione al riguardo. Ma tenete altamente in considerazione che la qualitร  di questo primo episodio potrebbe essere fuorviante… e che una volta esistevanoย le demo per questo.

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Ma prima che possiate pensarlo (come probabilmente avrete giร  fatto a questo punto), lasciatemi dire che Resident Evil: Revelations 2 non รจ un gioco terribile ma un semplice e altalenante action adventure con qualche spunto anche divertente. Una delusione per chi si aspettava un ritorno dopo le critiche (del tutto giustificate) delle ultime incarnazioni? Si, soprattutto questo primo capitolo. Sull’effettivo valore della sua totale esperienza, perรฒ, รจ ben presto per tirare le somme. Il gameplay spinge l’acceleratore sulla componente action ben piรน che nel primo episodio su 3DS, vero, ma senza incappare nel trashismo estremo in salsa “Chuck Norris Dawn of Dead”, sfoggiata con orgoglio coatto in Resident Evil 6. La struttura di gioco “a coppie” รจ ancora una volta un vero e proprio deterrente per il fattore paura (che cammina col freno a mano tirato per tutta la sua durata). Qualcuno avrebbe dovuto far casoย che se nel fin troppo svalutato Dead Space 3 il buon Isaac si ritrovava da solo piuttosto che in compagnia del burbero John Carver, quando non c’era un nostro amico a prenderne il controllo, un motivo c’era. Forse che ritrovarsi soli e al buio puรฒ facilitareย l’immedesimazione eย lo spavento? Bravi: clap-clap per tutti noi.

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Idem con contorno d’insalata di pollo per quanto riguarda l’atmosfera: i colori brillanti (con barre di energia viola eย verdi “Razer” ovunque), la resa visiva decisamente “old gen” (ancora una volta lo stesso RE5 poteva offrire ben di piรน alle nostre pupille giร  nel lontano 2009) e un comparto sonoro non all’altezza dei capolavori del passato, posizionano Revelations 2 decisamente al di sotto del suo predecessore. Ma, ancora una volta, parliamo della valutazione di una piccola porzione della torta intera. Sarร  anche vero che il buongiorno si vede dal mattino eppure, da genuinoย affezionato della saga, voglio permettermi (e permettervi) il beneficioย del dubbio sul risultato finale di questo claudicante ritorno. ย Quello che perรฒ mi sento di raccomandare, al momento, รจ di attendere la versione retail e il giudizio definitivo di VMAG. Nel frattempo, potete sempre ingannare il tempoย con il buon Resident Evil HD Remastered… ma forse fareste ancora meglio a ritirare fuori le vecchie console e godervi ancora una volta la Raccoon City dei tempi che furono.