Cos’è Sea of Thieves? Quante volte sentiamo ripetere ciclicamente questa domanda, e quante volte finiamo invece per dare una risposta sempre differente dalla precedente. Cavalcando l’onda dell’ovvio, parliamo di un multiplayer che ricalca una simulazione di vita piratesca, eppure una simile definizione è ancora riduttiva. Sea of Thieves è prima di tutto un’esperienza, una storia sempre diversa di cui diventiamo i protagonisti e, una volta terminata, resta talmente nel profondo che non può che segnarti, nel bene o nel male. È un titolo che ha osato tanto, provando a spingere i giocatori al di fuori di una comfort zone dalla quale oramai siamo tutti assuefatti, abituati a essere condotti per mano e ad avere tutto e subito. È un titolo coraggioso e che richiede altrettanto coraggio, perché solo così può nascere la più grande delle avventure. L’ultima fatica di Rare è senza dubbio riuscita a tramutare alcuni difetti in punti di forza, ma l’enorme attesa che ha suscitato negli scorsi mesi in tutti gli aspiranti pirati non ha aiutato a voltare la schiena dinnanzi ad alcune manchevolezze che hanno accompagnato i veterani sin dai tempi di alpha e beta.

Spogliatevi di tutte le vostre convinzioni: Sea of Thieves non è un gioco di pirati qualsiasi, ma soprattutto è un prodotto che è stato privato di tutte quelle caratteristiche che siamo soliti ritrovare nei titoli che vanno per la maggiore. Scordatevi una trama classica, poiché la storia sarete voi stessi a crearla, da soli o in compagnia del vostro fidato equipaggio, ma principalmente, se desiderate avvicinarvi a questo mondo, dimenticatevi le ambizioni da powerplayer: l’assenza totale di progressione verticale porterà tutti allo stesso livello. Non ci saranno armi più potenti, un equipaggiamento più efficiente o navi migliori. Quanto potrete ottenere in seguito alle corse all’oro, si restringe ad articoli acquistabili per pura vanità. Ciò che vi distinguerà dagli altri pirati sarà la vostra astuzia, la presenza di una ciurma coordinata e un più o meno spiccato gusto estetico.

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Sea of Thieves permette a chiunque di godersi l’esperienza in mare, senza il continuo affanno che affligge i videogiochi competitivi di oggi.

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Molti, a questo punto, probabilmente avranno già storto il naso, ma è proprio qui che Rare ha visto avanti, creando un sistema di per sé già bilanciato, in grado di permettere a chiunque di godersi l’esperienza in mare, senza il continuo affanno che affligge i videogiochi competitivi di oggi. Cos’ha Sea of Thieves da offrire, quindi? Tutto e niente. La nostra avventura, se così possiamo chiamarla, inizia presso uno dei numerosi avamposti sparsi sulla mappa, dove tre gilde desiderano incessantemente i nostri servigi: i Cacciatori di Tesori, l’Ordine delle Anime e l’Alleanza del Mercante. Completare diverse tipologie di incarichi, ci permetterà di accrescere il nostro livello di reputazione presso di loro, che sbloccherà così nuovi gradi per ottenere missioni sempre più remunerative. Quindi, mappa alla mano, il nostro viaggio ha inizio. Potremo rinvenire forzieri dalle diverse fatture e peculiarità, riportare teschi mistici di equipaggi scheletrici o consegnare animali e pregiate risorse.

La difficoltà crescente del sistema di quest riuscirà a tenerci impegnati per qualche tempo: se da una parte la nostra abilità come cacciatori ci farà imbattere in criptici indovinelli che celano indizi per il tesoro, dall’altra gli scheletri che saremo costretti ad affrontare potranno essere più o meno pericolosi, a seconda della loro tipologia, caratterizzata da un particolare punto debole. Tra le tre compagnie, i Mercanti restano i più tediosi da accontentare: la necessità di catturare un animale – un maiale, un serpente o una gallina – usando la sua specifica gabbia, rende il compito spesso e volentieri più lungo del necessario, ma nulla che un po’ di pratica e pazienza non possano risolvere. Apprezzabile, invece, l’idea di sfruttare l’orologio del proprio personaggio per calcolare con precisione la data e l’ora di consegna accordate. Nonostante questa iniziale parvenza di varietà, alla lunga, durante i vostri viaggi, inizierete a percepire un lieve pizzicore che vi rimanderà alla memoria che molti di quegli splendidi atolli, probabilmente, li avete già visitati. La scarna varietà di missioni e la mancanza di finalità, complice anche l’assenza di uno sviluppato sistema economico che dia un preciso valore al denaro, così come la limitatezza della mappa di gioco, potrebbero scoraggiare i meno ostinati. Solo i più caparbi, ottenendo la massima reputazione con le gilde, saranno in grado di raggiungere il rango di Pirata Leggendario e avere diritto a una magnifica sorpresa!

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La cooperazione tra i giocatori sarà di vitale importanza e lo studiato sistema di interazioni di Rare non fa che valorizzare questo elemento

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Come già accennato, per avere successo, la cooperazione tra i giocatori sarà di vitale importanza, e qui entra in gioco lo studiato sistema d’interazioni di Rare, che arriva a sfiorare un apice di realismo che poche volte si ha modo di vedere. Durante il nostro tragitto in mare, ogni membro della ciurma dovrà funzionare come un ingranaggio per far muovere la nave: l’ancora va gettata o levata, meglio se con l’aiuto dei compagni; le vele vanno issate, spiegate e orientate a seconda del vento; un navigatore, basandosi sulla mappa, indicherà la direzione al timoniere, che potrà affidarsi alla bussola di bordo. Ma il mare, si sa, è irto di pericoli e l’equipaggio dovrà essere letteralmente pronto a tutto dinnanzi alle infinite possibilità che potrebbero incrociare il suo cammino. Un vascello avversario ha fatto fuoco danneggiando lo scafo della nave? Assi di legno e secchio in mano, si va a riparare le falle e a svuotare l’imbarcazione dall’acqua, prima che essa affondi, e i cannoni caricati per rispondere alle ostilità del nemico. A causa di una deviazione forzata del vostro percorso siete costretti ad affrontare una tempesta? Per quanto possa sembrare banale, di fronte a un simile evento sarà necessario essere più vigili che mai: la bussola impazzirà, il timone opporrà resistenza, le piogge torrenziali faranno imbarcare acqua gradualmente e i fulmini potranno arrecare danni a voi e al vostro mezzo. La nave è un’estensione del giocatore, con cui ha un reciproco rapporto di dipendenza: nessuno può fare a meno dell’altro, e per questo va curata in continuazione, dalla partenza all’arrivo. Anche durante le cacce al tesoro si avrà l’occasione di vedere interazioni interessanti, che potranno richiedere perfino il supporto dell’intera squadra. Pensate di ritrovarvi in una caverna buia e, mentre tentate di decifrare la mappa, il vostro compagno cerca di farvi luce con la sua lanterna e gli altri vi scortano, pronti a scavare all’occorrenza.

Dire che, a oggi, Sea of Thieves possegga un buon livello di contenuti equivalerebbe a mentire spudoratamente. Le missioni intrattengono per un po’ di tempo, ma vanno largamente ampliate, così come le attività secondarie. Al di fuori delle quest, il PVE è piuttosto vuoto: potrà capitare di imbattersi in antichi relitti affondati per recuperarne i tesori o ritrovare barili di merci abbandonati per rimpinguare i propri rifornimenti. Pure lo scontro con il temibile Kraken, per quanto ostico e coinvolgente, pare senza un reale scopo, al di fuori del raro achievement che verrà dato come ricompensa una volta sconfitto. Non è da escludere un futuro sviluppo che porti i pirati in missione a caccia della feroce creatura, ma per il momento, a meno che non vogliate mettere alla prova la tenacia dei vostri compagni di viaggio, se vedrete il mare diventare improvvisamente nero, datevela a gambe. Diverso invece il discorso per i raid alle fortezze degli scheletri. Per confrontarvi in questa battaglia, vi sarà sufficiente alzare lo sguardo al cielo e cercare la nuvola a forma di teschio, che segnerà l’ubicazione dell’evento. Il vostro scopo sarà affrontare un’orda scheletrica con tutti i mezzi a vostra disposizione: che siate armati di spada e pistola o che vi rifugiate dietro ai cannoni della vostra nave, gli scheletri saranno sempre gli stessi che avrete già intravisto altrove, e combatteranno senza pietà. Chiuderà il cerchio l’apparizione del capitano che, una volta sconfitto, lascerà cadere a terra la chiave per la stanza del tesoro, che sarà ricolma di scrigni, teschi e di numerosi oggetti in grado di alzare ulteriormente la vostra reputazione con le gilde.

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Le missioni e le attività secondarie sono solo un pretesto per il vero fulcro del gioco: il PVP.

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E se vi dicessi che tutto quello di cui abbiamo parlato finora fosse solo il semplice il contorno di uno schema molto più ampio? Ebbene sì, le missioni e le attività secondarie sono solo un pretesto per il vero fulcro del gioco: il PVP, anarchico, folle e senza regole. Anche in questo caso dovremo dare sfoggio della nostra abilità di lupi di mare, facendo attenzione ad ogni cosa che ci circonda. Sea of Thieves è un enorme libro di cui dobbiamo riempire le bianche pagine con storie sempre più insolite e avvincenti. Nessuno sa davvero che cosa ci porteranno le onde di quel mare così bello e maestoso. Le battaglie navali saranno all’ordine del giorno, ma anche le alleanze strette all’ultimo minuto per abbattere un nemico particolarmente arduo da tenere a bada. Intrighi, amicizie, tradimenti, contrattazioni: grazie alla chat vocale di prossimità, che ci permetterà di parlare con i pirati vicini a noi, non esistono barriere; l’unico limite sarà la mancanza di coraggio e di sfrontatezza, perché per godere a pieno di Sea of Thieves dovremo respirare a pieni polmoni l’aria di roleplaying di cui si permea l’intero gioco, permettendoci di immedesimarci nel pirata dei nostri sogni. “L’equipaggio di un piccolo sloop, impegnato in una durissima lotta contro dei ripugnanti scheletri, subì un feroce agguato sulla terraferma che li portò a una celere sconfitta. Ma i due intrepidi pirati non si fecero da parte e decisero di partire, così, all’inseguimento del galeone oramai ricolmo del frutto delle loro fatiche, pronti a vendicarsi dell’onta subita. Ebbe così inizio la corsa che li portò fino ai confini del mondo, dove i mari si tingono di vermiglio.”

Chiunque alle prese con il primo viaggio all’interno di questo mondo tanto fantastico quanto reale, non tarderà a rendersi conto dell’incanto in cui si ritroverà presto immerso. Rare ha creato un prodotto di inestimabile valore artistico, probabilmente senza precedenti. A partire dal mare, indiscusso protagonista, ricreato con una verosimiglianza da lasciare senza fiato, poiché vivo, corposo, spumoso e vera espressione della forza della natura: può abbracciarti placido e accogliente, come un caro vecchio amico, o può sprigionare la dinamicità e la potenza di una furia, rendendoti faticose persino le imprese più semplici. Non importa se giorno o notte, se cullato dal vento o mosso violentemente da una tempesta, il suo realismo grafico, supportato dal solido sistema di illuminazione, tocca picchi elevatissimi, valorizzato maggiormente dall’estetica prevalentemente cartoon e vivace del titolo. Salta, però, presto all’occhio un’altra questione: durante l’esplorazione si nota uno spiacevole riutilizzo degli stessi asset grafici, sfruttati quasi allo sfinimento. Dai piccoli particolari ambientali, alla fauna, fino ai sempiterni scheletri, che saremo costretti ad affrontare e riaffrontare, con poche e semplici armi, il cui utilizzo risulta ancora parecchio macchinoso. A chiudere questo prezioso quadro tecnico, un comparto sonoro caratterizzato da effetti di altissima qualità e da una colonna sonora in grado di immergerti completamente nello scanzonato e goliardico clima piratesco, fatto di canti e ballate a suon di ghironda e concertina. L’eccellente ottimizzazione, infine, permette al gioco di girare senza problemi anche su PC meno recenti e performanti, come su entrambi i modelli di Xbox One.

Sea of Thieves ci fa tornare al concetto più puro di gioco, fatto di meccaniche semplici e senza un’intelaiatura di sovrastrutture e regole complesse, che finirebbero solo per imbastardire il titolo. Penalizzarlo per la longevità dei contenuti, a poco più di una settimana dall’uscita, sarebbe un enorme torto per un prodotto così rivoluzionario, che gioca con le proprie regole in un mercato videoludico oramai spietato e che va sempre più verso l’omologazione. L’ultima creazione di Rare è un progetto che, se giocato con lo spirito adatto, riesce comunque a intrattenere, regalando ore di puro divertimento senza quasi farcene rendere conto. Tuttavia, questo innovativo sistema di concepire l’essenzialità del gioco merita e necessita al più presto di ulteriori sviluppi, in grado di dare man forte alle sue enormi potenzialità, purtroppo, non ancora del tutto espresse. L’offerta attuale è piuttosto esigua se si pensa alla tenuta sul lungo termine: per questo bisogna approfondire alcuni aspetti del titolo come aggiungere nuove modalità in grado di coinvolgere l’utenza e, considerando la totale assenza di una roadmap che descriva il futuro del gioco da qui a sei mesi, la prova di coraggio che i fan saranno costretti a intraprendere è davvero grande. Quanto detto però non esclude che Sea of Thieves sia un’esperienza da provare almeno una volta nella vita, e per fare ciò vi viene incontro Microsoft e i 14 giorni gratuiti di Game Pass, in grado di fornirvi questa possibilità senza stressare eccessivamente i vostri risparmi. Se siete anche solo minimamente curiosi di riavvicinarvi a una dimensione ludica che vi riporterà alla spensieratezza dell’infanzia, dove tutto era possibile, difficilmente potrà deludervi. Probabilmente non sarà un gioco per tutti, ma chi ha mai detto che questo sia un difetto?