Il drago cinese insidia gli Stati Uniti

L’inarrestabile ascesa economica della Cina è sotto gli occhi di tutti. E, naturalmente, essendo il mercato dei videogiochi uno dei più floridi al momento esistenti, è inevitabile che il Paese veda una crescita proprio in questo particolare settore.

Proprio quest’anno, come sappiamo, è stato sollevato lo storico bando che impediva la vendita di console casalinghe in Cina, che ha permesso quindi a Microsoft di lanciare la sua Xbox One. Il prossimo anno sarà la volta di PlayStation 4 e Vita, che sarà raggiunta da Nintendo con delle macchine create appositamente. I tempi stanno quindi cambiando, come dimostrano i numeri resi pubblici dalla China Audio-Video and Digital Publishing Association.

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Gli incassi della nazione legati al gaming quest’anno hanno raggiunto la cifra di 18,5 miliardi di dollari, con una crescita annuale del 38%. Dal momento che le console erano storicamente bandite, sono i mobile e social game che hanno visto l’aumento più significativo, raggiungendo rispettivamente un guadagno di 4.4 miliardi di dollari (+145%) e 11,7 miliardi (+52.5%).

Numeri forti. Che ci raccontano una storia: la Cina sta raggiungendo il mercato americano. Anzi, azzardiamo, potrebbe averlo addirittura già superato. Il gruppo specializzato in indagini di mercato NPD l’anno scorso aveva infatti registrato un incasso di 15,39 miliardi per il mercato USA. La prossima ricerca è prevista per l’inizio del prossimo anno ma, se il tasso di crescita dell’1% tra il 2012 e il 2013 è indicativo, il mercato cinese potrebbe aver ottenuto lo scettro di Paese con mercato videoludico più remunerativo al mondo. Staremo a vedere, ma una cosa è certa: viviamo in tempi interessanti.