Adoro le colonne sonore 8 bit. Hanno un non so che di rilassante, forse perché le collego ai momenti più felici dell’infanzia. Oggi, le soundtrack sono molto più complesse: richiedono intere orchestre e hanno una grandiosità paragonabile a quella delle opere cinematografiche. Ma cosa succederebbe se le musiche dei videogiochi venissero convertite a 8 bit? È questa la premessa di The 8-bit Time Machine, l’interessante esperimento artistico di Giovanni Rotondo, un compositore italiano che ha aperto una campagna crowdfunding su Indiegogo.
Come spiega Rotondo sulla pagina del progetto, non si tratta semplicemente di trasformare le musiche in una qualità più bassa: il compositore sostiene infatti che la musica chiptune pura non sia facilmente ascoltabile da tutti. Per questo motivo, l’album riprende la piacevolezza tipica delle soundtrack odierne e la fonde con la sonorità dei bei tempi andati.
Il progetto mira a realizzare un album con 10 tracce, tratte da giochi più e meno nuovi. Troviamo quindi titoli recentissimi, come Destiny, ma troviamo tra le altre anche la celebre Still Alive di Portal o il tema dell’oceano di The Legend of Zelda: The Wind Waker. La campagna, al momento, ha raggiunto 1,033 dollari del suo traguardo iniziale di 1000 dollari, e se il progetto raggiungerà 1500 dollari saranno aggiunte altre quattro tracce.
E voi, quale vorreste sentire? Io non avrei dubbi: voglio qualcosa di Mass Effect 2. Ma, ci scommetto qualunque cosa, tra le prossime tracce sarà in arrivo quella di The Last of Us!
Rotondo intende pubblicare l’album attraverso iTunes, Google Play, Amazon mp3, Pandora e Spotify a gennaio 2015.