Addio a Steve Bristow, padre di Atari 2600

Se oggi possiamo giocare ai videogiochi, è anche grazie ai pionieri che hanno gettato le fondamenta di questo medium. Purtroppo, siamo rammaricati di sapere che se n’è andato Steve Bristow, un impiegato di Atari che ha contribuito in maniera decisiva alla compagnia, durante il suo periodo d’oro.

La notizia è stata diffusa da Marty Golberg, co-autore del libro Atari Inc.

steve-bristowLa carriera di Bristow potrà risultare oscura ad alcuni, ma suoi sono traguardi importantissimi, come la concettualizzazione di Breakout (lo stesso gioco su cui avrebbe lavorato il fondatore di Apple, Steve Jobs). Bristow diventò poi supervisore della divisione Coin Engineering di Atari e, in seguito, vice presidente del reparto Engineering nella divisione computer, prima di lasciare la compagnia nel 1984.

Bristow lavorò come stagista a Computer Space, il primo gioco arcade della storia creato da Nolan Bushnell prima di fondare Atari.

Proprio Bushnell, in un articolo di Forbes del 2011, ricordava l’operato di Bristow, inserendolo nella classifica dei “7 gamer più potenti”. Bushnell lo collocava nel team dietro Atari 2600, console tra le più popolari della storia, senza la quale oggi probabilmente non ci sarebbero Microsoft, Nintendo e Sony. Atari 2600 ha infatti reso popolare il concetto di un hardware basato su un microprocessore e l’uso di cartucce ROM per i giochi. Un sistema talmente flessibile, scrive Bushnell, che era possibile programmare centinaia di giochi su una macchina che aveva soltanto 128 byte di memoria.

Addio, Steve. Per noi sarai sempre immortale come l’Atari 2600.

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