Il presidente Trump, in una conversazione sulla violenza armata in America (dopo gli ultimi eventi accaduti in Florida), ha suggerito di dare la colpa alla cultura pop di oggi, citando film violenti e videogiochi come possibili cause del problema.
Dobbiamo fare qualcosa per quello i ragazzi d’oggi vedono, e come essi lo osservano. Sento molte persone dire che i video violenti stanno davvero dando forma ai pensieri dei giovani in modo molto negativo.
Oltre a richiamare la violenza nei film e nei videogiochi, Trump ha dichiarato che le riprese di Parkland hanno portato la sua amministrazione a prendere in considerazione l’adozione di misure politiche per affrontare direttamente l’accesso alle armi.
“Tutti in questa stanza, posso dirvelo” ha detto Trump, riferendosi ai funzionari federali, statali e locali presenti all’incontro, “stanno facendo accertamenti che probabilmente a nessuno sarebbe venuto in mente di compiere fino a due settimane fa.”
Oltre alla volontà di modificare la legge per definire l’età minima per l’acquisto di armi, che da 18 si protrarrebbe a 21, il presidente degli USA accusa in modo particolare l’attuale sistema di classificazione dei film, gestito dalla Motion Picture Association of America, considerata in questo momento erronea.
Insomma, l’intenzione del capo della nazione è quella di rielaborare e attuare modifiche nel sistema politico per questioni di ordine pubblico e su una riorganizzazione per la distribuzione di materiali video-ludici. Naturalmente, a tal proposito, il popolo americano ha risposto a gran voce e tra i tanti oppositori troviamo chi sostiene che ciò che è stato pronunciato dal presidente sia del tutto discutibile, come questo ragazzo:
Questa è solo una scusa davvero patetica. Sono cresciuto giocando ai videogiochi – sai, Call of Duty, tutti quei tipi di sparatutto in prima persona – e non avrei mai, mai sognato di prendere le vite di nessuno dei miei coetanei. Quindi è solo patetico.
Voi da che parte vi schierate?
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