Oggi è stata rilasciata l’ultima delle espansioni per lo strategico su vasta scala Stellaris. Capiamo subito che questo nuovo DLC sarà concentrato sul lato più distruttivo di un impero spaziale: ne vale la pena? Per chi di voi si è già informato sul contenuto del prodotto, ed è venuto qui per una semplice conferma, Stellaris: Apocalypse è una boccata d’aria fresca che sconvolge il combattimento all’interno del titolo e revitalizza un mid game che era, personalmente parlando, alquanto stantio. Per tutti i gli altri, invece, andiamo a vedere in specifico cosa offre questa nuova era.
L’espansione, come è stato detto prima, mette la guerra e le sue devastanti conseguenze al centro del palcoscenico. Viene introdotto il Colosso, una devastante nave capace di distruggere o proteggere un intero sistema di pianeti, il late game anima l’opera, fornendo un livello di sfida non indifferente. In aggiunta, Apocalypse si spinge ancora più in avanti con l’innovazione, inserendo i Titani, delle enormi navi spaziali capaci ingaggiare un’intera flotta e distruggerla, e poi ci sono i Cannoni Ionici, che sono delle stazioni altrettanto formidabili, ma a livello difensivo. Tutte queste nuove aggiunte basterebbero e avanzerebbero per giustificare l’acquisto ma, ancora una volta, Paradox ci mostra come vanno dosate le espansioni, anche grazie a dei rami di tecnologie che espandono le opzioni di avanzamento nell’early e mid-game e una nuova razza di pirati spaziali chiamata Predoni, che può essere ingaggiata o affrontata, offrendo ulteriori possibilità di espansione.
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L’espansione modifica completamente i sistemi di gestione delle flotte e dei porti spaziali, rendendoli due entità completamente diverse.
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Apocalypse non trascura l’aspetto diplomatico e gestionale del gioco originale, andando a migliorare e rimodernizzare dove può. L’espansione modifica completamente i sistemi di gestione delle flotte e dei porti spaziali, rendendoli due entità completamente diverse. Sarà quindi possibile assoldare un comandante di flotta e amministrare i propri ordini da una sola schermata, mentre le estensioni per i porti spaziali sono state divise in due categorie, militare e civile, che consentono una personalizzazione più approfondita e mirata agli interessi specifici di ogni utente. In aggiunta a questo, il DLC va anche a presentare dei nuovi e potenti personaggi chiamati Mandati d’unità, che vanno a consumare delle ottenibili solo tramite la diplomazia, garantendo una maggiore variazione per i giocatori pacifisti.
In concomitanza con il rilascio di Stellaris: Apocalypse, anche la patch 2.0 viene resa disponibile. Questo nuovo aggiornamento modifica le meccaniche d’espansione all’interno del titolo, permettendo al giocatore di colonizzare solo all’interno della propria area d’influenza, costringendoci quindi a costruire sempre più stazioni spaziali, che potranno essere aggiornate per diventare delle vere e proprie fortezze intergalattiche. Aggiungendo anche un’intera rivisitazione della UI e della mappa di gioco, che rende la navigazione tra le stelle più chiara e concisa, la patch 2.0 si presenta come una delle aggiunte più sostanziose degli ultimi tempi.
In conclusione Stellaris Apocalypse vale ogni centesimo dei suoi 19.99 euro di prezzo, introducendo delle meccaniche che vanno a modificare la vera essenza del gioco e migliorare tutto quello che ne circonda. Ancora una volta Paradox Interactive si dimostra essere un passo avanti rispetto agli altri.
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