Bayonetta 3: Hideki Kamiya discute su come nasce un’esclusiva console

Come già noto, Hideki Kamiya, sviluppatore presso Platinum Games, è molto attivo su Twitter, e molto spesso tende a rispondere alle domande poste dai fan, riguardo i suoi giochi. Diverso tempo fa, Nintendo ha annunciato in una direct, l’inizio dei lavori riguardanti Bayonetta 3 (Nintendo Switch only), terzo episodio della tanto amata saga hack n’ slash, diventata esclusiva della grande N a partire dal secondo capitolo, pubblicato su Wii U. Nelle scorse settimane al developer giapponese è stato chiesto se il prodotto vedrà mai la luce su altre console, oltre a quella ibrida della casa di Kyoto. Dopo alcune risposte singole che negavano completamente questa possibilità, Kamiya ha deciso di spiegare cosa determina l’esclusività di un titolo in sviluppo, portando come esempio, per l’appunto, Bayonetta 3. La spiegazione, data su Twitter, è stata completamente tradotta in italiano:

C’è qualcosa che voglio dirvi, riguardo a Bayonetta 3. Siamo sviluppatori che siglano accordi con i publisher, che finanziano lo sviluppo del gioco. Per quanto riguarda il primo Bayonetta, abbiamo firmato un contratto con Sega, che ha finanziato lo sviluppo dopo che gli abbiamo sottoposto il design del gioco, ed è iniziata la produzione. Tutti i diritti appartengono a Sega. Ai tempi il team si era affermato da poco, e non avevamo i mezzi per sviluppare un gioco multipiattaforma. Così, parlando con Sega, abbiamo deciso di realizzarlo in esclusiva per Xbox 360. Dopo questo, uno dei partner di Sega ha deciso di realizzare un porting per PS3, col benestare del publisher. Recentemente, Sega ha deciso di sviluppare una versione del gioco per Steam, che è stata pubblicata lo scorso anno. I diritti di tutte queste versioni appartengono a Sega. Quando abbiamo iniziato Bayonetta 2, avevamo ricevuto i fondi da Sega per uno sviluppo multipiattaforma, ma ci siamo dovuti fermare a causa di alcuni fattori dipendenti da Sega. A quel punto è intervenuta Nintendo, che ha continuato a finanziare i lavori e ci ha permesso di completare il gioco. A quel punto, i diritti appartenevano a Sega e Nintendo. I proprietari dei diritti hanno deciso che il gioco sarebbe dovuto uscire solo su Wii U. Nintendo è stata anche accomodante nel permettere un porting del primo Bayonetta su Wii U e nell’ permettere di usare le voci originali giapponesi che abbiamo creato per la versione Wii U nel porting di Bayonetta su PC. Sono molto grato a Nintendo per averci finanziato, e a Sega per aver permesso a Nintendo di utilizzare l’IP. Per quanto riguarda Bayonetta 3, è stato deciso sin dall’inizio di usare solo i finanziamenti di Nintendo. Senza il loro aiuto non avremmo potuto iniziare il progetto. Tutti i diritti appartengono ancora a Sega e Nintendo. I proprietari dei diritti hanno deciso che il gioco dovrà essere creato solo per Nintendo Switch. Lo sviluppo dei videogiochi è un business. Ogni compagnia ha le sue ragioni e le sue strategie. Questo significa che a volte i giochi si fanno, altre che vengono cancellati. Ma credo che ogni singola persona coinvolta nei progetti si impegni nel realizzare e offrire la migliore esperienza possibile. Penso sia così. Almeno per me, questo è l’unico traguardo che inseguo quando lavoro. Non ho parole per esprimere quanto sia felice di poter lavorare a Bayonetta 3, e faremo tutto ciò che è in nostro potere per realizzare un gioco che possa offrire quanto di meglio possibile. Questo è tutto ciò che possiamo fare, e lo consideriamo il traguardo più grande da raggiungere. Ci è voluto un po’ prima che la produzione di Bayonetta 3 venisse approvata, ma ora che è iniziata, spero che diventi un’esperienza meravigliosa per tutti voi.