Provato Warriors: Rise to Glory!

È tutto tranquillo nel vostro regno, governate con onore e giustizia il vostro popolo, da buoni comandanti quali siete. Fino a quando, in cielo, non si apre un portale oscuro che vi risucchia nel regno di Indiekingdom, governato dal malvagio imperatore Ayziz. Quest’ultimo è in cerca di divertimento e mette in pratica un piano per teletrasportare guerrieri valorosi da ogni angolo del mondo, con l’unico scopo di vederli combattere all’ultimo sangue. Voi siete uno di questi: riuscirete ad ottenere la libertà?

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Avviato il gioco, la prima cosa da fare è creare il nostro personaggio. Sarà possibile scegliere il nome, cambiare tipo di capelli, il colore della pelle e altri elementi del volto, nonché modificare a nostro piacimento la distribuzione dei punti alle varie statistiche. All’inizio ne saranno resi disponibili, infatti, alcuni da attribuire a forza, agilità, difesa e altro. Infine, potremo decidere il titolo da dare al nostro guerriero, caratterizzati da un’ironia che pervade un po’ tutto il prodotto. Unico consiglio: non affezionatevi troppo al vostro player, perché l’avventura con lui potrebbe essere più breve di quel che pensate…

Passiamo quindi alla parte principale del titolo: i combattimenti. Si tratta di duelli contro altri guerrieri scelti casualmente dal gioco, che avranno caratteristiche basate sul nostro livello attuale. Essi si svolgono su un’unica griglia orizzontale, sulla quale, a turni, si svolgeranno determinate azioni. In uno si potrà decidere di spostarsi sulla griglia per avvicinarsi al nostro avversario, di cambiare arma da quella da mischia (utilizzabile solo se si è vicini al nemico) a quella a lungo raggio, o semplicemente attaccare. È possibile, inoltre, servirsi di un turno per esaltare la folla che assiste al combattimento a nostro favore, utile per ottenere dei premi extra in caso di vittoria. Gli attacchi sono divisi tra leggeri, medi e pesanti, con danno crescente ma probabilità di riuscita decrescente. I colpi più potenti sprecheranno più “resistenza”, ma potrà essere ricaricata con l’apposito tasto. Gli scontri sono poi caratterizzati da un certo humour: se, ad esempio, ci metteremo tanto a fare la nostra mossa, l’avversario farà delle battute a riguardo.

Per portare a termine la battaglia al meglio, è sì necessario un minimo di strategia, ma è anche vero che per la maggior parte del tempo ci troveremo ad attaccare da vicino il nemico, sperando che i suoi colpi non vadano a segno. Il gameplay, per quanto sia apprezzabile all’inizio, non spinge quanto basta il giocatore a continuare e può portare facilmente alla noia. Una volta conclusa la sfida, acquisiremo esperienza per salire di livello (e sbloccare di conseguenza nuove armi o armature), oltre ad ottenere soldi da utilizzare nel negozio. Sconfitto l’avversario, inoltre, ci verrà chiesto di fare una scelta: graziarlo e ricevere i soldi che ci offre in cambio, oppure non avere pietà e ucciderlo. Preferendo questa seconda opzione, otterremo un “frammento d’anima” e una volta acquisito un certo numero di essi, avremo un “punto anima”, grazie al quale potremo migliorare il nostro personaggio.

Cosa succede però se siamo noi ad essere sconfitti? Avremo anche qui due possibilità: decidere di mantenere alto il nostro onore e accettare la morte, oppure offrire al vincitore una quantità di soldi abbastanza alta da farci graziare. Anche in quest’ultimo caso, comunque, l’avversario potrebbe decidere di non accettare e farci fuori. A differenza di molti giochi, però, qui quando si muore… beh, si muore. Ci sarà chiesto, infatti, di creare da zero un altro personaggio, che sarà il discendente del nostro sfortunato guerriero. I punti anima saranno però mantenuti, oltre ad una parte dei soldi che avevamo in precedenza. Sarà semplice equipaggiare il nuovo lottatore con delle armature. Parliamo quindi proprio di queste, le quali sono acquistabili attraverso il negozio, o sbloccabili con l’aumento del livello. Equipaggiandoli dall’inventario, i pezzi di armatura ci daranno una difesa in più in battaglia, che si andrà ad aggiungere alla vitalità base.

Tecnicamente, si poteva sicuramente fare di meglio, soprattutto per quanto riguarda i modelli dei personaggi. Inoltre, dei comandi che non rispondono sempre subito all’input, soprattutto nei menù di gioco, e i frequenti crash, rendono meno godibile l’esperienza complessiva. Contiamo però in una risoluzione di questi problemi in aggiornamenti futuri, o magari nella versione definitiva del gioco. Anche le musiche, che accompagnano combattimenti e menù, sono piuttosto ripetitive e poco d’impatto. Stesso discorso vale per gli effetti sonori nei combattimenti, limitati a qualche verso grottesco degli sfidanti e poco altro.

L’ultima cosa di cui possiamo parlare, è il mini-gioco dei dadi. Nel menù si potrà accedere alla taverna, in cui potremo giocare d’azzardo per aumentare il nostro denaro. Sicuramente un’aggiunta simpatica, ma niente di eccezionale, in quanto non richiede nessun tipo di abilità, ma solamente la pressione di un tasto e lo sperare che la fortuna faccia la sua parte. In conclusione, Warriors: Rise to Glory è un titolo che, complici i limiti tecnici e un gameplay non entusiasmante, non sembra ancora in grado di esprimere appieno le sue potenzialità. La componente strategica non troppo sviluppata, un ritmo lento e una ripetitiva creazione dei personaggi abbastanza frustrante, rendono il titolo di Gavra Games, almeno per ora, poco divertente.