Mazin Wars: i robottoni invadono il Megadrive

In barba alla grande dedizione che moltissimi occidentali hanno sempre dedicato al culto di Manga e Anime a tema, gran parte dei Robot-Game che impazzavano nel Giappone degli annI ’80 e ’90 non riuscirono mai a valicare i confini patrii. Complice quella “complessa” intelaiatura strategica che caratterizzava hit quali Super Robot Wars (che noi di VMAG chiediamo a gran voce anche qui in Occidente), essi venivano infatti ritenuti poco adatti ai nostri palati e pertanto indice di investimenti produttivi dagli esiti troppo incerti. Si può in tal senso affermare che gli appassionati della straordinaria corrente creativa facente capo a maestri del calibro di Go Nagai rimase ostaggio del mercato import almeno fino al 1993, anno in cui Mazin Wars fece il suo leggendario debutto su Megadrive.

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Caratterizzata da intensi motivi industriali e improvvise scorribande Heavy Metal, la colonna sonora sarebbe stato un altro dei fiori all’occhiello del gioco.

Forte di concept molto più dinamico ed aggressivo di quello normalmente sfoggiato dai suoi “colleghi”, il possente titolo targato Dynamic Planning stupì il suo pubblico con un format di gioco assai disinvolto, in cui l’immediatezza dei classici beat ‘em up a scorrimento orizzontale avrebbe sposato la tattica profondità dei picchiaduro ad incontri. Rispettivamente dedicate all’esplorazione degli stage e al confronto con gli immancabili boss posti al loro presidio, le due filosofie di gioco proposte venivano esaltate da un sistema di controllo piuttosto immediato: beneficiando di uno schema di comandi tanto semplice quanto reattivo, il giocatore avrebbe potuto in tal senso riuscire a padroneggiare  ogni risorsa in forza al proprio Mazinger in tempi davvero brevi beneficiando, al contempo, di un coefficiente di sfida correttamente bilanciato.

 

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Rappresentate su schermo con un prevalente uso di colori freddi e trame crepuscolari, le ambientazioni che caratterizzavano le varie fasi di gioco contribuivano ad acuirne la straordinaria atmosfera.

Visivamente accattivante, con gli evocativi scenari post apocalittici ad inglobare sprite elaborati con una certa cura per dettagli e frame di animazione, Mazin Saga si sarebbe imposto con una certa scioltezza ai vertici delle classifiche di vendita, regalando ai Sega-Fan un esclusiva di cui vantarsi per molti anni a venire. Non a caso, il titolo della Dynamic Planning figura a tutt’oggi nelle Top Ten retroattive di quasi ogni utente che abbia avuto la fortuna di possedere un Megadrive.

Attivamente Impegnato nel settore editoriale dal 2003, ha scritto per le più note riviste videoludiche italiane, concentrandosi spesso nell'area Retrogaming. Dopo aver pubblicato il saggio Storia delle Avventure Grafiche: l’Eredità Sierra, svolge ruolo di docente presso l’Università degli Studi Link Campus di Roma in collaborazione con la Vigamus Academy rivestendo, in parallelo, la carica di Vice Direttore del mensile multipiattaforma V.