Recensione Call of Duty: WWII – The Resistance

Il 2017 è stato, senza ombra di dubbio, uno degli anni più prolifici e ricchi di produzioni di alto spessore degli ultimi tempi, riuscendo a regalarci sia nuove IP in grado di gettare granitiche fondamenta per papabili futuri gloriosi brand, che il ritorno di vecchie glorie del passato, cadute inesorabilmente nell’intricato e vorticoso circo vizioso della ripetitività e assenza della capacità di reinventarsi. Uno di questi è stato proprio Call of Duty: WWII, il quale, grazie tanto al ritorno della sempre appagante e soddisfacente Seconda Guerra Mondiale quanto a una riproposizione di un gameplay più improntato sulle skill personali che su quelle offerte dal gioco, è riuscito a riconquistare il consenso del pubblico, coniugando in un amalgama perfetta le richieste dello zoccolo duro della fan base e la spasmodica esigenza di affacciarsi a una nuova platea di videogiocatori. Come di consueto, a circa due mesi dal rilascio del titolo principale, arriva il primo pacchetto espansione, chiamato Call of Duty: WWII – The Resistance, il quale è pronto ad ampliare la già nutrita schiera di contenuti disponibili attraverso tre inedite mappe multigiocatore, una nuova location dedicata alla modalità Guerra e, a concludere in bellezza, utilizzando un ossimoro, un ansiogeno capitolo zombie tutto da scoprire.

Come detto poc’anzi, le prime introduzioni del contenuto aggiuntivo sono le tre mappe multiplayer: Occupation, Valkyrie e Anthropoid, tutte contraddistinte da un’estetica unica e particolarmente ispirata. La prima, siamo sicuri, riuscirà a scaldare il cuore dei fan di vecchia data del brand, in quanto sarà il rifacimento 1 a 1 della indimenticata Resistance di Modern Warfare 3, ambientata, questa volta, nella Parigi sotto assedio nazista. Occupation, nonostante siano passati ormai circa sette anni dal suo originale concepimento, risulta non soltanto assolutamente un gioiello sotto il profilo artistico, con la celeberrima scalinata che permette di contemplare la Tour Eiffel, ma egregia anche per quel che concerne il level design, in grado di unire in un ambiente di media dimensione scontri a corto e lungo raggio, riuscendo a mantenere una frenesia costante nelle battaglie. Costeggiare i lati della mappa, intrufolarsi negli anfratti situati nelle zone centrali o attendere il passaggio dei nemici nelle location iniziali, possono rivelarsi tutte strategie potenzialmente vincenti grazie ad un ambiente concepito per tutti gli stili di gioco.

[su_quote]

 Le prime introduzioni del contenuto aggiuntivo sono le tre mappe multiplayer: Occupation, Valkyrie e Anthropoid, tutte contraddistinte da un’estetica unica e particolarmente ispirata.

[/su_quote]

Valkyrie, invece, propone una porzione di territorio decisamente più risicata, contraddistinta da una fitta vegetazione a fare da sfondo. La mappa è stata concepita e realizzata con lo scopo di non lasciare un attimo di respiro al player, il quale potrà sì destreggiarsi all’interno di un numero gigantesco di costruzioni con l’obiettivo di scampare al fuoco nemico, ma dovrà necessariamente fare il conto con le esigue dimensioni della location. Per quanto riguarda la struttura, essa risulterà essere quasi totalmente a vocazione orizzontale, prediligendo scontri a fuoco diretti a scapito (e per fortuna) di luoghi nascosti da cui cecchinare. Infine, il roster degli ambienti si concluderà con Anthropoid, decisamente più vasta di Valkyrie e molto più complessa sotto il profilo del level design di Occupation. Difatti, essa proporrà un ambiente non vastissimo ma strutturato su due livelli e, quindi, più sulla verticalità, creando molto spesso scontri a distanza da posizioni differenti. Nonostante sia splendida esteticamente, Anthropoid ci è apparsa la più debole del pacchetto, in quanto l’apertura piuttosto pronunciata degli spazi, unita alla costruzione verticale della zona, ci renderanno costantemente vulnerabili ai colpi nemici, instillando facilmente frustrazione nell’utente.

Qui potete osservare il riassunto dei contenuti disponibili.

A perfezionare la personalizzazione del soldato, oltre che nuovi oggetti ed emblemi a tema, vi sarà anche un’inedita classe caratterizzata dalla divisione Resistenza, la quale offrirà dei perks maggiormente tattici, come la possibilità di aggiungere un coltello alla pistola, di disturbare la mappa degli avversari vicini oppure di visualizzarli sullo schermo a patto che non siano troppo distanti, che effettivamente mancavano nel parco abilità del titolo base. Mentre per gli appassionati della modalità Guerra sarà possibile cimentarsi in una nuovissima operazione chiamata “Operation Intercept”, nella quale, collaborando con altri player, dovremo prima liberare degli ostaggi segregati in stanze ben protette, successivamente distruggere l’equipaggiamento radio e infine scortare il carrarmato a destinazione. Insomma, come si era dimostrata anche in sede di recensione della produzione originale, essa risulterà una validissima alternativa alle classiche modalità competitive.

[su_quote]

Nel nuovo capitolo zombie continua ad emergere la natura maggiormente horror e meno grottesca delle precedenti incarnazioni, tenendo incollato l’utente in un vortice di ansia e frenesia che non forniranno un attimo di respiro.

[/su_quote]

Infine, l’ultima parte del contenuto è costituito dall’implementazione di un nuovissimo capitolo della modalità Zombie intitolato L’isola delle Tenebre, nel quale il nostro gruppo di eroi continuerà la ricerca del Doktor Straub. Come per il primo episodio, continua ad emergere la natura maggiormente horror e meno grottesca delle precedenti incarnazioni, tenendo incollato l’utente in un vortice di ansia e frenesia che non forniranno un attimo di respiro.

In conclusione, Call of Duty: WWII – The Resistance risulta essere un buon contenuto aggiuntivo che amplia ulteriormente l’offerta già non propriamente risicata del titolo base, garantendovi la possibilità di immergervi in tre nuove mappe multiplayer ispirate e di pregevole fattura. Anche la componente Guerra e la modalità zombie non deluderanno le aspettative, le quali vi conferiranno inattese motivazioni per ritornare ad imbracciare fucili e a gettarvi nella mischia. Forse una location multigiocatore in più, considerato il rifacimento di Resistance di MW3 con Occupation, e un arma extra avrebbero concesso ancora più valore al pacchetto, ma questo contenuto aggiuntivo rimane comunque un ottimo modo per arricchire l’esperienza di gioco.