Recensione Assassin’s Creed Origins: Gli Occulti

Assassin’s Creed Origins (qui per la nostra recensione) ha rappresentato per Ubisoft il tanto agognato rilancio del brand in grande stile, riuscendo, attraverso modifiche al gameplay mirate e particolarmente desiderate dalla community, a riportare in auge il franchise probabilmente maggiormente iconico della software house francese. Inoltre, l’azione più importante nell’operazione compiuta dalla casa di sviluppo è stata la volontà di rischiare, mettersi in gioco completamente e stravolgere, pur mantenendo la medesima filosofia di base, la quasi totalità delle feature che da sempre hanno contraddistinto la saga, potendo, effettivamente, indispettire la frangia più casual e remunerativa dell’eterogeneo pubblico della serie, e rivolgendosi, invece, alla componente più hardcore della fanbase. Tutto ciò si è tradotto in un successo particolarmente pronunciato, e soprattutto ad un’attenzione post lancio veramente curata: partendo dalle prove degli Dei, passando per i contenuti gratuiti rilasciati con patch successive e finendo con corposi DLC, i fan di Assassin’s Creed Origins possono ritenersi certamente soddisfatti, e, con l’arrivo di gennaio, finalmente siamo potuti tornare nelle lande sabbiose egiziane per vestire nuovamente i panni di Bayek, e assistere alla crescita della confraternita: ovvero degli Occulti.

Le vicende narrative si dipaneranno quattro anni dopo gli importanti eventi susseguitesi nell’opera originale, e vedranno ancora una volta il prosieguo dell’epopea di Bayek: difatti, dopo aver lasciato la moglie Aya, essersi spogliato di tutti i suoi averi ed essere divenuto il leader della confraternita egiziana, mentre la ormai ex compagna della base a Roma, egli si vedrà recapitata una lettera di Tahira, nella quale l’assassina gli chiederà supporto a seguito di un brutale omicidio di due membri del credo. Con questo escamotage narrativo, l’espansione ci condurrà in una nuova splendida location, il Sinai, la quale sarà flagellata dalla presenza romana che schiavizzerà tutta la popolazione locale per trarne vantaggio. A capo dell’insediamento dell’impero vi sarà Rufio, il quale, fin da subito, verrà riconosciuto come target finale, in quanto mandante dei due omicidi avvenuti in precedenza. Proprio qui inizierà il viaggio, come sempre caratterizzato dalla vendetta e assassini, come fosse una sorta di mantra e maledizione, di Bayek, che dovrà stanare prima i luogotenenti del romano, per poi debellare definitivamente la minaccia.

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Sotto il profilo narrativo, la produzione risulterà essere allo stesso livello del titolo base, offrendo spunti parecchio interessanti e, soprattutto, fornendo molte informazioni in più sulla crescita del credo per come lo conosciamo noi.

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Sotto il profilo narrativo, la produzione risulterà essere allo stesso livello del titolo base, offrendo spunti parecchio interessanti e, soprattutto, fornendo molte informazioni in più sulla crescita del credo per come lo conosciamo noi. Oltretutto, anche i temi trattati, quali schiavitù, disuguaglianza sociale, sfruttamento ecc, appariranno sempre ben divulgati e inseriti nel contesto di gioco, regalando una storyline avvincente, a tratti riflessiva e perfetta nell’espandere quanto asserito con il prodotto originale. Certo, continuano, a nostro parere, alcuni problemi legati alla poca importanza dei nemici che si pareranno tra noi e Rufio, i quali verranno tutti velocemente eliminati senza che vi sia qualche approfondimento o caratterizzazione di sorta; un po’ un peccato, in quanto il contesto e le tematiche scelte da Ubisoft sono ricche di aspetti succosi, e un’attenzione in più sotto questo aspetto avrebbe sicuramente arricchito il tutto.

L’espansione prevederà un buon numero di inediti strumenti di morte.

Parlando invece di contenuti veri e propri, il DLC, come detto in precedenza, vi condurrà in un nuovo territorio, composto da ben quattro regioni, di cui una risulterà essere il suggestivo e maestoso Mar Rosso. Nella zona, ovviamente, potrete trovare tutti i classici punti d’interessi presenti anche nell’opera base: salti della fede per sincronizzare la mappa, anfratti ricchi di tesori nascosti, tane di animali selvaggi, cerchi di pietre e avamposti nemici, questa volta presenti in numero ovviamente minore ma più complessi e vasti. In più, a sostituire le guardie d’élite collocate nell’altra regione, i Phylakes, nel Sinai ad ostacolare il cammino di Bayek vi saranno le Ombre dello Scarabeo, le quali offriranno scontri intensi e particolarmente complessi. A coronamento di ciò, avremo la possibilità di aumentare il livello del nostro protagonista di ben cinque unità, in quanto il level cap è stato incrementato da 40 a 45, consentendo sia di ricevere equipaggiamento superiore che di poter sbloccare qualche abilità rimasta ancora inutilizzata.

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Ad arricchire gli inediti contenuti vi sarà, anche questa volta, un’ambientazione semplicemente stupenda, la quale ricalcherà sì molto le location aride e rocciose tipiche di alcune zone presenti nel titolo originale, ma offrirà la fondamentale sensazione di novità e stupore.

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A proposito dell’armamentario, il nostro beniamino potrà acquistare e scovare nuove armi, scudi, vestiari e chiaramente cavalcature, ampliando considerevolmente l’inventario a disposizione. Ad arricchire gli inediti contenuti vi sarà, anche questa volta, un’ambientazione semplicemente stupenda, la quale ricalcherà sì molto le location aride e rocciose tipiche di alcune zone presenti nel titolo originale, ma offrirà la fondamentale sensazione di novità e stupore. Difficilmente non riuscirete a rimanere estasiati nell’osservare sterminate nuvole muoversi lentamente con il Mar Rosso a far da confine, oppure rimanere impietriti di fronte all’eterna bellezza di piramidi e di gigantesche fortezze: un vero spettacolo per gli occhi. Certo, impossibile non notare che, effettivamente, nessun reale innovazione è stata inserita con il DLC, ma è chiaro che lo scopo del contenuto non fosse tanto quello di ampliare l’esperienza di gioco, quanto di fornire ai player un valido motivo per tornare nell’antico Egitto.

In conclusione, Gli Occulti rappresenta un ottimo contenuto aggiuntivo, capace di offrire agli utenti un’inedita avvincente storia, strettamente legata al capitolo originale e capace di espandere e approfondire degli elementi fondamentali per arrivare allo sviluppo della confraternita. Anche sotto il profilo contenutistico, il DLC avrà molto da offrire, in quanto la nuova regione garantirà inedite zone da esplorare, armamenti ed equipaggiamenti mai visti prima e ottime missioni secondarie che arricchiranno il territorio, permettendovi di immergervi nella location fino a 6/7 ore. Insomma, se avete apprezzato il gioco base non potrete non sentirvi completamente a vostro agio a indossare nuovamente il cappuccio, e proseguire nella missione degli Occulti.