Nel giudicare un videogioco, spesso si incorre solo nel trattare il gusto del singolo utente. Altri titoli, invece, si insediano nell’Olimpo mentale di ognuno, venendo riconosciuti come “universalmente belli”. The Vanishing of Ethan Carter, però, si colloca, seppur timidamente, in una terza categoria altrettanto nota: o lo ami o lo odi. The Vanishing of Ethan Carter venne rilasciato per la prima volta nel 2014 su PC, rappresentando il compimento di un travagliato progetto a lungo pensato da The Astronauts, casa di sviluppo indipendente polacca formata da uno storico team di People Can Fly. Un anno dopo, l’impegno del gruppo permette la trasposizione dell’opera su PlayStation 4 e PC, impiegando Unreal Engine 4. Da allora, per una versione Xbox One, ci sono voluti altri tre anni, poiché erano già in corso i lavori per Witchfire.

The Vanishing of Ethan Carter è un’avventura narrativa che prende i toni di un thriller psicologico mescolato al paranormale, richiamando alcuni caratteri della cupa letteratura horror di Howard Phillips Lovecraft. Prenderemo quindi i panni di Paul Prospero, carismatico investigatore, che decide di raggiungere il verdeggiante paesino di Red Creek Valley, per accorrere alla richiesta di aiuto di Ethan Carter, giovane di dodici anni da cui ha ricevuto una lettera piuttosto singolare. Del ragazzo si è ormai persa ogni traccia, quindi toccherà a lui, grazie alle sue capacità extrasensoriali di percezione, ricostruire la fitta rete che racchiude gli efferati omicidi in cui la famiglia di Ethan è coinvolta, avvalendosi di facoltà deduttive degne di Sherlock Holmes. Ma dietro a tutte queste morti si cela qualcosa di molto più sinistro e oscuro, un’antica forza che sta per risvegliarsi.

[su_quote]

Questa è un’esperienza di gioco narrativa che non ti conduce per mano.

[/su_quote]

“Questa è un’esperienza di gioco narrativa che non ti conduce per mano”. L’avviso di The Astronauts, che appare nei primi istanti di gioco, è piuttosto perentorio e lascia parecchio spiazzati. Non ci metteremo tanto, però, a capire il reale significato di quelle parole. The Vanishing of Ethan Carter, infatti, lascia il giocatore letteralmente a se stesso, ponendolo di fronte a un dilemma più grande dei misteri che avvolgono l’intera vicenda: la totale libertà. Avremo fin da subito la possibilità di esplorare, quasi senza limiti, l’ambiente che ci circonda, alla ricerca dei più disparati indizi sulla triste storia del luogo e dei suoi abitanti, e allo stesso modo di procedere speditamente nella nostra ricerca della verità, rischiando tuttavia di tralasciare parecchi tasselli. Non sarà insolito, in effetti, percepire quasi un senso di smarrimento se i nostri passi e le nostre decisioni non saranno fatte con la dovuta cautela.

Il punto di forza di The Vanishing of Ethan Carter è senz’altro un comparto grafico di tutto rispetto, che va a ricreare delle ambientazioni altamente realistiche, le quali lasciano sicuramente sbigottiti. Per quanto coinvolti all’interno delle indagini, sarà impossibile non fermarsi ad ammirare il paesaggio e i numerosi scorci attorno a noi. Nessun elemento è lasciato al caso: la resa della vegetazione, delle foglie cullate dal vento e dell’acqua, sono solo tanti dei piccoli dettagli che, in armonia tra loro, sono l’espressione di una cura pressoché maniacale, frutto di studi fotogrammetrici. Il sonoro è assolutamente complementare e per questo non è da sottovalutare. Durante la nostra esplorazione, accompagnati dai rumori della natura o da effetti audio spesso alquanto inquietanti, il grado di immersione raggiunge i massimi termini, funzione svolta perfettamente anche dalla azzeccatissima soundtrack. Insomma, nonostante alcune evidenti imprecisioni tecniche, lo scarso livello poligonale e le animazioni approssimative dei modelli dei personaggi, l’evocatività di questo titolo resta comunque immutata, riuscendo a trasportarci in un contesto che ci riporta alla memoria l’enigmatica atmosfera di Twin Peaks.

[su_quote]

The Vanishing of Ethan Carter è di fatto un’avventura grafica che si intreccia alla perfezione con una trama articolata, per nulla banale.

[/su_quote]

The Vanishing of Ethan Carter è di fatto un’avventura grafica che si intreccia alla perfezione con una trama articolata, per nulla banale, caratterizzata da una giocabilità brillante. Fin dall’inizio del nostro viaggio, Prospero ci rende partecipi di alcuni eventi legati alla scomparsa di Ethan, che ben presto porterà alla luce realtà esoteriche che vanno oltre la nostra comprensione. Per questo, il nostro detective del paranormale si armerà di tutte le sue abilità per risolvere gli enigmi legati alla ricostruzione degli omicidi, che metteranno alla prova le nostre capacità di ragionamento logico e di osservazione. Avremo appunti e messaggi da leggere, elementi da esaminare, luoghi via via più macabri da analizzare, sfruttando un’interazione comunque basilare, fatta di note a schermo che ci indicheranno in modo immediato tutte le nostre possibilità. Una volta controllate, avrà così inizio l’intero processo deduttivo, un vero e proprio fiume di parole che sbuca dall’oggetto delle nostre attenzioni, che ci renderà in breve tempo una parola chiave per guidarci avanti. In altri momenti, il potere di Paul ci servirà a rintracciare oggetti fondamentali e, grazie a lui, potremo illuminarci sull’uso che ne è stato fatto. Il livello di difficoltà non è affatto arduo e, una volta compresi i principali meccanismi di gioco, si può progredire senza problemi. La longevità si attesta attorno alle tre/quattro ore, quasi cinque per i completisti più volenterosi a caccia di achievement. A questo proposito non ci sentiamo di escludere che, se un titolo di questo genere, già contraddistinto da un incedere piuttosto lento, avesse fruito di un numero di ore più alto, sarebbe potuto risultare ai più forse fin troppo noioso.

Giochi come questo vengono spesso definiti “walking simulator” ma, come abbiamo visto assieme, non si tratta solo di ciò. The Astronauts cerca di rivedere questo concetto, inserendo nella versione per Xbox One la “modalità libera”, andando così incontro al desiderio di molti utenti che speravano di poter riattraversare il lussureggiante verde di Red Creek Valley senza incorrere negli aspetti più lugubri del gioco. Eliminato ogni segno di gameplay, il team si è apprestato a un enorme lavoro di pulizia, rimuovendo cadaveri e qualsiasi traccia di sangue, permettendo ai giocatori un’esperienza tranquilla e contemplativa.

Nel complesso, The Vanishing of Ethan Carter è un titolo molto intenso che non mancherà di stupire i più affezionati del genere. Vantando di un efficiente arco narrativo degno di un thriller, resteremo col fiato sospeso per tutta la durata del gioco, impazienti di far luce sugli oscuri presagi che sembrano incombere da un momento all’altro su Red Creek Valley, nonostante più volte le nostre certezze verranno irrimediabilmente ribaltate. Se siete amanti degli enigmi, Ethan Carter sarà in grado di catturarvi proponendovi una formula originale e brillante, incorniciata da un’indiscutibile ricercatezza estetica.