Recensione Digimon Story: Cyber Sleuth – Hacker’s Memory

Non tutti ricorderanno la grande sfida Digimon contro Pokรฉmon andata in atto negli anni duemila. Entrambi i brand avevano una controparte animata di spessore, soprattutto il primo, ma solamente il secondo vantava una serie videoludica degna di nota, nonostante Digimon World, un titolo piรน che apprezzato dagli amanti della saga inerente ai mostri digitali, su PlayStation One. Con il passare degli anni e delle produzioni, i brand si sono separati sempre di piรน, ed รจ obbligatorio riconoscere che il fantomatico scontro รจ stato vinto da Pokรฉmon, che ancora oggi riesce a dominare le classifiche di vendita quando arriva il dayone di un nuovo capitolo. Nonostante ciรฒ, Bandai Namco รจ riuscita a tenere sempre in vita la sua IP e, complice il quindicesimo anniversario della saga e l’inedita serie animata, ha deciso di rilanciarla anche sulle console Sony conย Digimon Story: Cyber Sleuth. Sono passati ben due anni da quel coraggioso ritorno, e nel mezzo persinoย World ha avuto un sequel con Next Order, ma Bandai Namco stessa sembra aver visto nel titolo del 2016 un vero e proprio punto di svolta, tanto da annunciare un secondo capitolo, purtroppo ancora in uscita sia su PlayStation 4 che su Vita. Ecco dunque che รจ arrivato sul mercatoย Digimon Story: Cyber Sleuth – Hacker’s Memory, opera che abbiamo spolpato a dovere e di cui ci sentiamo pronti a dire la nostra.

Rispetto al precedente capitolo, il protagonista รจ cambiato e cosรฌ anche la sua mansione: niente piรน assistente cibernetico, questa volta saremo dei veri e propri hacker (o quasi). In realtร , abbiamo intrapreso la via del pirata informatico dopo un furto d’identitร  subito, e l’offerta di unirci a un team per perlustrare l’EDEN, ovvero la rete dove possiamo interagire con utenti di tutto il mondo (in teoria), รจ la nostra unica chance di recuperare quanto perduto. Purtroppo, sin da subito Hacker’s Memory ha messo in chiaro una cosa: gli Eater, che pensavamo sconfitti dopo il primo capitolo, sono ancora una minaccia tangibile e ci imbatteremo in situazioni pressochรฉ identiche a quelle di due anni fa. Non solo l’antagonista saprร  di giร  visto, ma anche la maggior parte dei comprimari, che sono per stragrande maggioranza dei casi un misto di protagonisti e secondari di Cyber Sleuth e, al contrario di quanto si possa pensare, spesso e volentieri non richiamano nemmeno gli avvenimenti precedenti.

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Mondo reale e digitale sono in gran parte ripresi da Cyber Sleuth.

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Passiamo ora all’ambientazione, che anche in questo episodio si alterna tra mondo reale e digitale: purtroppo siamo davanti a un netto copia e incolla. Certo, ci sono alcune inedite location in entrambe le dimensioni, ma la maggior parte delle zone esplorabili sono identiche al precedessore. In questo caso, comprendiamo i limiti di budget imposti alla software house, ma non ci sentiamo di scusarla, soprattutto perchรฉ una sorta di riciclo l’abbiamo ritrovata anche nel plot principale e nel riutilizzo dei vecchi personaggi. Insomma, in quanto a originalitร ,ย Digimon Story: Cyber Sleuth – Hacker’s Memory pecca a dir poco, e possiamo assicurare che รจ la mancanza piรน grave della produzione.

Le battaglie dominanti sono la novitร  piรน apprezzata.

Il gameplay di base รจ rimasto invariato: combattimento a turni dove potremo utilizzare attacchi normali e speciali, oltre alle combo, e nel quale dovremo sconfiggere l’intero team avversario. La nostra squadra sarร  composta da tre Digimon titolari piรน un massimo di otto riserve, e sarร  consentito di utilizzare strumenti per boostare le statistiche o curare le ferite ai nostri amici. Fortunatamente, qui un’aggiunta c’รจ: le battaglie dominanti. In una porzione di mappa limitata, 2 allenatori ci faranno compagnia in uno scontro 3vs3: il nostro scopo sarร  quello di conquistare delle zone, ottenendo cosรฌ un determinato score, e raggiungere un punteggio totale di 30, cosรฌ da ottenere la vittoria. Questi match saranno ben poco presenti durante la storia, ma comunque aiuteranno a spezzare la monotonia che, almeno a tratti, prenderร  il sopravvento.

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Con un po’ di farming potremo portare i nostri Digimon al livello Mega, e ne varrร  la pena!

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Le digievoluzioni ripercorrono ancora una volta il sistema tracciato, con successo oserei dire, due anni fa: tramite il livellamento e il soddisfare determinati requisiti, potremo digievolvere le nostre creature. Dopodichรฉ, a patto di avere la memoria necessaria per tenerle in party, dovremo continuare ad allenarle, ma alcune volte necessiteremo di punti (abbreviati in ABI) per progredire ancora, che saranno ottenibili avanzando o scendendo di grado. Esempio: passando dal livello campione a evoluto e viceversa, otterremo una piccola quantitร  di ABI, fondamentale per raggiungere poi gli stadi piรน alti come il Mega. Discorso a parte per alcune creature speciali, che richiedono il completamento di missioni estremamente difficili anche per i piรน preparati. In soldoni, siamo davanti a un sistema di farming corposo, ma mai troppo pesante e soprattutto in perfetta sintonia con l’innalzamento della difficoltร .

Vi piace il nostro team?

La struttura dei casi รจ stata leggermente rivista, infatti non accederemo piรน a essi dalla tabella dell’agenzia investigativa, bensรฌ dalla home del computer (che fungerร  da perno centrale), luogo in grado di collegare il BSS, ovvero l’elenco delle missioni, l’EDEN, il DigiMarket, il Digilab e le Hacker’s Memory, collezionabili che, in soldoni, ricostruiranno la storia di uno dei protagonisti. Tra le opzioni elencate poc’anzi, la novitร  รจ senza ombra di dubbio il DigiMarket, ovvero una sorta di mercato nero dove potremo acquistare nuovi Digimon grazie agli Yen, la valuta di gioco. Tornando al PC, questa sorta di HUB centrale รจ un’ottima trovata: da un lato si sposa perfettamente con il nostro lavoro di hacker, dall’altro collega tutto alla perfezione grazie all’interfaccia intuitiva e bella da vedere, in perfetto connubio con lo stile grafico.

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Oltre all’avventura principale, non mancheranno le alternative.

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Passiamo ora a quello che, purtroppo, non ha un nome vero e proprio: l’equivalente del Pokรฉdex, una sorta di glossario dei Digimon. Con 320 creature totali, ben settantatrรฉ in piรน del precedente capitolo, siamo davanti a un lavoro mastodontico della software house, che addirittura ha aggiunto mostri digitali inediti per il titolo (ottenendone alcuni potremo addirittura sbloccare un trofeo), andando cosรฌ ad ampliare la longevitร  del gioco. Proprio questa รจ incredibile, con la storyline principale che ci occuperร  oltre venti ore, che potrebbero quasi raddoppiare cercando di completare tutte le quest secondarie. Non finisce qui, perchรฉ potrete dilettarvi nel Colosseo offline (per sconfiggere gli NPC piรน temibili del gioco) e in quello online, magari sfidando i team costruiti dagli amici, oppure cercare di scannerizzare e quindi convertire in dati digitali il maggior numero di Digimon per ampliare la vostra collezione. Sono rimaste invariate anche altre piccolezze del precedente capitolo, come la DigiFarm, essenziale per trovare determinati equipaggiamenti, che torna identica alla vecchia edizione, ma, sinceramente, per chi vuole solamente completare l’avventura principale potrebbe risultare alquanto inutile.

Ecco a voi i primi menรน del PC, ma non saranno gli unici.

Dal lato tecnico, siamo davanti allo stesso prodotto di due anni fa: interfaccia identica, lato grafico uguale (e in molti casi รจ stata proprio riutilizzata la stessa base) e nuovi personaggi, che hanno lo stesso stile dei predecessori (che non รจ un lato negativo, anzi sono piacevoli da vedere). L’unico problema, che รจ anche quello per cui non vedremo mai la traduzione italiana, sono i blocchi di testo infiniti: parole su parole in inglese che potevano essere evitate. Se nel primo capitolo ogni tanto ci perdevamo l’obiettivo, sprecando cosรฌ parecchio tempo alla disperata ricerca di un aiuto, adesso la disponibile Mirei ci dirร  sempre dove andare, segno che gli sviluppatori stessi hanno individuato, nell’eccessiva mole di testo, il principale motivo di smarrimento dei giocatori. Non ci sentiamo di esprimerci sul reparto sonoro, identico al precedente capitolo e principale colpevole di quel senso di dรฉjร -vu sempre presente.

In sostanza,ย Digimon Story: Cyber Sleuth – Hacker’s Memory sarebbe un ottimo titolo, se non fosse una versione rivisitata del primo capitolo. Il costante senso di giร  visto ci ha accompagnato durante tutta la nostra avventura, condizionando non poco il giudizio complessivo. Forse il team avrebbe necessitato di un altro anno, ma capiamo che, complice l’ultimo film di Digimon Adventure Tri ormai alle porte, l’attenzione sulla saga potrebbe scemare nei prossimi mesi, e quindi la mancanza di innovazioni e di tempo รจ dovuta anche a ciรฒ. Se avete la passione per i mostri digitali, l’opera rimane comunque un must buy, in quanto il miglior prodotto sul mercato, mentre vi consigliamo di rifletterci a lungo se non vi siete mai interessati alle avventure di Tai, Matt, Sora e gli altri digiprescelti. Detto ciรฒ, il digivice trema, รจ tempo di tornare nell’EDEN.

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