Super Stardust Ultra: la recensione di VMAG

Un vecchio classico per Amiga ritorna oggi nello splendore del Full HD su PlayStation 4.ย Un gioco che, giร  all’epoca, riproponeva un concept arcaico quasi quanto il videogiocare stesso: stiamo parlando di Asteroids, indimenticabile titolo arcade di Atari risalente al 1978, reinterpretato sul 16 bit targato Commodore in maniera estrema. Correva l’anno 1993 e Bloodhouse, uno sviluppatore finlandese, riportava in vita la classica lotta tra astronave ed asteroidi in una competizione per la sopravvivenza: era nato Stardust. Dopo un remake in HD del 2007 su PlayStation 3, il gioco torna nuovamente alla ribalta con Super Stardust Ultra su PlayStation 4.

La trama del gioco รจ di quelle piรน classiche e ci vede pilotare un’astronave che ha il compito di salvare un sistema solare da una spettacolare quanto letale pioggia di asteroidi in caduta libera su cinque pianeti alieni. Tutto qui, nulla di piรน, nulla di meno. Di fatto la semplicitร  estrema del plot narrativo non รจ casuale, poichรฉ il brillante titolo vuole rifarsi alle tradizioni arcade delle origini, ย quando spesso lo scopo del gioco era โ€œsoloโ€ la salvezza della Terra e del genere umano. I comandi sono immediati e la risposta degli stessi รจ molto precisa e tradizionale per il genere dei twin stick shooter, dove con l’analogico sinistro ci si muove, col destro si spara con i direzionali L1-R1 si seleziona una delle tre armi principali. A nostra disposizione ci sono infatti Rock Crusher, Ice Breaker eย Gold Melter, che servono rispettivamente per i tre diversi tipi di asteroidi in collisione contro di noi. Le rocce spaziali saranno infatti differenti: quelle di semplice roccia, da abbattere con un fucile a raggio al plasma verde, gli asteroidi ghiacciati, deboli al raggio a impulsi azzurri e i corpi celestiย d’oro massiccio che, con buona pace dei giocatori venali, vanno polverizzatiย con una potente scarica di fuoco cosmico. La differenziazione tra i tre tipi di attacchi non รจ solo graficamente gradevole, ma da al gioco una inaspettata componente strategica e riflessiva. Sparare a caso contro tutto potrebbe non essere la scelta piรน saggia, dunque. Gli altri tasti in gioco sono i direzionali secondari L2-R2 deputati alla velocitร  Turbo e allo sganciamento delle bombe. Il touchpad viene usato per lo zoom della telecamera mentre D-Pad e tasti simbolo sono del tutto ignorati.ย 

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La configurazione del gamepad รจ ottimale e permette, con un minimo allenamento, di gestire in modo semplice tutte le partite successive, aumentando di parecchio l’immediatezza del titolo.

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Allo stesso modo anche il gameplay di base รจ semplice ed immediato: basta infatti spostarsi sulle otto direzioni possibili e sparare, in modo forsennato ma attento, a qualunque cosa si muova. L’utilizzo del doppio stick รจ nato storicamente in sala giochi grazie a Gun Fight nel lontano 1975, ma รจ stato portato al successo nel 1982 dall’indimenticabile Robotron 2084 di Eugene Jarvis, (autore tra l’altroย di Defender)ย ed รจ legato indissolubilmente alla storia dei videogiochi da sala. Di fatto, come per molti titoli che vogliono ricreare l’atmosfera pura dell’arcade gaming in un contesto casalingo, รจ possibile giocare per la mera sopravvivenza, ma il vero divertimento arriva solamente quando, dopo decine e decine di partite, si diventa esperti e si cerca di anticipare ogni mossa, imparando letteralmente a memoria i pattern di movimento delle letali rocce avversarie. E’ allora che scatta la modalitร  che darร  sempre maggiori soddisfazioni, ovvero la ricerca del punteggio perfetto, con acrobazie impossibile fatte di combo, distruzioni a catena ed evoluzioni quasi coreografiche di cui il regista รจ non รจ piรน il game designer ma il giocatore stesso. E parlando di game designer non si puรฒ non citare il geniale autore del titolo, Harri Tikkanen, fondatore dello studio di sviluppo HouseMarque. Dietro allo sviluppatore c’รจ la fusione di due software house finlandesi, BloodHouse, responsabile dell’originale Stardust per Amiga, fondata proprio dal nostro Harri, e TerraMarque nota per il picchiaduro fantasy Elfmania. Dal 1995 i due developer hanno unito le forze e, di fatto, anche i loro nomi, rilasciando titoli oggi considerati di culto, come Alien Incident, avventura grafica del 1996, The Reap del 1997, versione moderna del classico arcade Zaxxon o Dead Nation del 2010, sparatutto top-down a tema zombie prodotto in esclusiva per SCEA.

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Distruggere gli asteroidi non รจ che l’inizio, poichรฉ per aumentare il punteggio bisogna dedicarsi alla polverizzazione di ogni singolo detrito da essi lasciato sul battlefield alieno.

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La presenza di diversi power-up, tra cui astronavine extra, scudi o bombe di riserva, nemici minori, opponenti coriacei che ci inseguono in modalitร  berserk e enormi boss finali, non fa altro che aumentare a dismisura il coinvolgimento di chi guida la missione.

Parecchie inoltre le modalitร  di gioco offerte da Super Stardust Ultra:ย oltre alle sette modalitร  tradizionali viste nel precedente Super Stardust HDย (tra cui ricordiamo la sfiancante Endless, l’ossessiva Survival e la immancabile Time Attack) troviamo in Ultra due new entry completamente inedite, ovvero le modalitร  Blockade e Interactive Streaming. In tempi di social e condivisione a tutti i costi, quest’ultima feature risultaย parecchio interessante, poichรฉ permette di condividere tramite Ustream o Twitch una partita in corso con tanto di possibilitร  di interazione per gli spettatori. Ma se pensate che questi ultimi vi daranno una mano potreste sbagliarvi, poichรฉ รจ possibile anche che gli spettatori decidano di aumentare i nemici per farvi perdere. Chi ricorda la figura del vecchio leggendario โ€œGufoโ€ delle sale giochi, di sicuro, sta giร  tremando sulla sedia!

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Vedere le partite altrui in diretta web, con la possibilitร  di intervenire personalmente รจ una feature potenzialmente molto interessante.

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Una variante interessante รจ costituita dalleย modalitร  multiplayer aggiuntive, disponibili sia in Cooperativa che in Versus. Un Deathmatch avrebbe reso moltissimo se giocato online, ma su questo HouseMarque appare fin troppo conservatrice, offrendo la sola possibilitร  di un multiplayer locale, con due giocatori sulla stessa console. In fondo, negli anni 90, si andava avanti solo con lo split screen.

Semplici variazioni sul tema, certo, ma in grado di allungare di parecchio la longevitร  del titolo. Il gioco finlandese รจ capace di regalarci momenti emozionanti e sequenze al cardiopalma difficili da dimenticare: salvare i cinque pianeti sotto attacco, Logi, Horagalles, Boreas, Plutos e Ogoun, ognuno con le sue caratteristiche uniche, non sarร  una impresa affatto facile.ย Il comparto audiovisivo รจ indimenticabile, con colori lisergici e acidi mescolati, raramente, con altri piรน pacati e riposanti. Un vero festival di luci e colori, con fuochi d’artificio esplosivi che riempiono lo schermo con centinaia di oggetti in movimento, in un infinito caleidoscopio del quale siamo virtualmente prigionieri nella lotta per la sopravvivenza. Artisticamente elevato, al pari quasi delle opere minteriane migliori, Super Stardust Ultra osa stupire il giocatore con centinaia di colori e suoni sparati tutti insieme sullo schermo, in un tripudio blastatorio ossessivo compulsivo degno del piรน allucinato ed ispirato Jeff Minter. Se avete amato Space Giraffe adorerete questo gioco. I ritmi del titolo sono velocissimi, accelerati ancor di piรน dalla sua natura di sparatutto a schermata fissa. Non potendo contare sullo scrolling, infatti, il gioco si diverte ad offrire rotazioni e rivoluzioni planetarie non indifferenti, condite da esplosioni di ogni risma che stupiscono anche il piรน navigato dei giocatori. Gli scenari alieni proposti, come le venature viola di un pianeta morente come Horagalles, letteralmente bombardato da enormi corpi celesti d’oro, i fiumi infuocati dell’oscuro Boreas o le costruzioni biomeccaniche del tetro Ogoun non si cancelleranno molto facilmente dalla memoria…

Musicalmente parlando, poi, Super Stardust Ultra รจ pura assuefazione, come sul fronte gameplay, del resto. Melodie a volte orientaleggianti a volte ispirate a chill out o techno hardcore si mescolano senza una soluzione di continuitร  in un vero e proprio concerto bohemian dalle mille diverse sfaccettature. Echi di musica celtica si possono fondere all’improvviso con marce sontuose o motivetti acidi in soluzioni musicalmente estreme ed inusitate. In realtร  il titolo ama citare velatamente anche alcuni musicisti della scena tradizionale che hanno lavorato sugli sparatutto visti su piattaforma regine del genere quali Nec PC Engine o Amiga. Non possono, in un titolo come questo, mancare anche le autocitazioni: alcuni brani, infatti, sono la reinterpretazione di brani classici della serie Stardust, scritti ai tempi da Risto Vuori, autore delle musiche originali. La colonna sonora di Super Stardust Ultra si diverte a giocare con i suoni in maniera eclettica ed รจ infatti concepita da uno dei musicisti piรน geniali del panorama videoludico europeo, Ari Pulkkinen: l’artista finlandese รจ un vero Mozart dei videogames e ha iniziato a comporre musica chiptune alla tenera etร  di 12 anni con una tastiera Roland attaccata all’Atari ST del padre!ย 

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Formatosi nella demoscene Amiga, fatta di fiere di settore ed esperimenti musicali a cielo aperto, oggi Ari Pulkinnen รจ autore di colonne sonore per serie come Shadowgrounds, Trine e Angry Birds.

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Tecnicamente parlando il gioco non fa gridare al miracolo. Certo, offre una grafica Full HD a 1080p, con pieno supporto per visione 3Dย (in questo caso ridotta a 720p), e 60 fps fissi, con ottimi effetti di luce e giochi di profonditร , ma di fatto non รจ una vera novitร . Chi ha giร  giocato il pur eccezionale Super Stardust HD su PS3 o l’ottimo seguito Super Stardust Delta su PS Vita, che tra l’altro presentava anche alcune innovazioni qui assenti, troverร  infatti poche differenze, eย le due modalitร  extra giร  citate e la presenza degli ulteriori DLC dell’edizione HD potrebbero non bastare a spingere all’acquisto. Del port del gioco si รจ occupata la sussidiaria D3T che ha fatto un ottimo lavoro di ottimizzazione del titolo visto sulla precedente console, ma il concetto รจ in fondo lo stesso dei giochiย remastered che stanno in questo periodo invadendo il parco titoli di PS4. Se siete appassionati della frenetica serie fin dai tempi Amiga dovete far vostro questo sparatutto a tutti i costi, anche perchรจ รจ sicuramente tra i migliori del suo genere, tallonato a pochissima distanza dai vari Geometry Wars, Everyday Shooter e dal meno noto Space Trooper, un twin stick shooter sviluppato in esclusiva per smartphone Sony Xperia Play. Se poi siete tra i tanti cacciatori di trofei fatelo vostro, poichรฉ la saga รจ anche, storicamente, quella che ha visto il debutto di questi ultimi sulle console Sony e, anche in questa ultima installazione offre parecchio agli hunter consolari.

Lo sparatutto finlandese saprร  regalare agli aspiranti salvatori di mondi momenti indimenticabili, soprattutto grazie alla sfida che รจ in grado di offrire, che porterร  a voler spesso fare una nuova partita per sfidare se stessi alla ricerca del punteggio piรน alto. Amanti del mondo Arcade, รจ il momento di tornare a distruggere gli asteroidi!

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